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Bonus 200 euro dipendenti per i neoassunti: chi ne ha diritto, come funziona e quando arriva

Sta arrivando la prima parte dei pagamenti relativi al bonus da 200 euro contro i rincari, ma ci sono ancora nodi da sciogliere sui nuovi assunti

Pubblicato:

Mirko Ledda

EDITOR E FACT CHECKER

Scrive sul web da 15 anni, muovendo i primi passi come ghost writer e facendo attività di debunking delle notizie false. Si occupa principalmente di pop economy, con particolare attenzione ai temi legati alla tecnologia e al mondo digitale, all'industria alimentare e alla sanità.

È in arrivo la prima tranche di pagamenti del bonus 200 euro destinato ai lavoratori dipendenti contro l’inflazione e i rincari contenuto nelle buste paga di luglio. La misura è erogata una tantum, e con la caduta del Governo sembrerebbe destinata a non ottenere una deroga.

Chi ha diritto a ricevere il bonus 200 euro anti rincari

L’ampia platea di beneficiari comprende lavoratori dipendenti, pensionati, lavoratori domestici, disoccupati, titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa (co.co.co).

Per i lavoratori stagionali del turismo e dello spettacolo, il bonus 200 euro arriverà invece a ottobre.

Il requisito fondamentale è avere un reddito lordo annuo inferiore ai 35 mila euro e aver avuto accesso all’esonero contributivo dello 0,8% almeno per un mese nel 2022.

Secondo le stime ne beneficeranno 31 milioni di italiani. La misura è prevista dall’ultimo decreto Aiuti.

Ancora da sciogliere il nodo sui neoassunti: le criticità

Ci sono tuttavia alcuni dubbi su alcuni casi specifici, su cui ancora neanche l’Inps ha fatto chiarezza.

Ad esempio sui neoassunti, cioè i lavoratori dipendenti che hanno iniziato a lavorare dopo il 1° luglio. E che potenzialmente potrebbero essere beneficiari del bonus 200 euro.

La misura esclude esplicitamente chi non ha avuto rapporti di lavoro nel primo semestre del 2022.

Tuttavia chi ha lavorato e, in base alla retribuzione recepita, ha potuto accedere all’esonero contributivo dello 0,8%, anche solo per un mese, dovrebbe essere destinatario del contributo una tantum.

Perché potrebbe non arrivare il bonus da 200 euro

Il datore di lavoro potrebbe però non essere al corrente della situazione precedente del proprio dipendente, e, come già lamentato dal mondo delle imprese, fare i dovuti accertamenti.

La soluzione potrebbe essere quella di includere nell’autocertificazione una voce apposita o agevolare i datori di lavoro nel dispendioso, in termini di tempo, processo di verifica.

Il tempo scorre, e le aziende dovranno indicare chi saranno i beneficiari, anticipando il bonus, con la busta paga relativa a luglio.

Le prime partiranno già nei prossimi giorni, alcune non arriveranno prima di settembre, ma la maggior parte dei pagamenti avverrà nel mese di agosto.

A proposito del bonus 200 euro, trovate qua la guida alla compilazione dell’autodichiarazione. Potete invece trovare qui tutte le indicazioni che riguardano i disoccupati. Negli ultimi giorni si è tornato a parlare del bonus 200 euro per i lavoratori autonomi.

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