Bimbo muore nell'incendio di un centro di accoglienza in Germania: 8 i feriti, si indaga sulle cause
In Germania è andato a fuoco un centro di accoglienza. Tra le fiamme è morto un bambino ucraino di 9 anni, mentre 8 persone sono rimaste ferite
Un terribile incendio in un centro di accoglienza di Apolda, in Turingia, ha cagionato la morte di un bimbo di 9 anni e il ferimento di altri 8 ospiti. Questo il primo bilancio di quanto avvenuto nella Germania centro orientale alle 5 di mattina di domenica 4 giugno. Le indagini per ricostruire le dinamiche della tragedia sono ancora in corso.
- Incendio in un centro di accoglienza in Germania, cos'è successo
- Bimbo ucraino di 9 anni morto nell'incendio, altri 8 feriti
- Un precedente a Restinco
Incendio in un centro di accoglienza in Germania, cos’è successo
La notizia è riportata da ‘Bild’ e ripresa dalle testate italiane, tra cui ‘La Stampa’.
Secondo una prima ricostruzione, alle 5 della mattina di domenica 4 giugno in un centro di accoglienza di Apolda, in Turingia, sarebbe andata a fuoco una parete con fiamme inizialmente di piccole proporzioni.
In poco tempo, scrivono ‘Bild’ e ‘Mitteldeutscher Rundfunk’, le fiamme hanno avvolto l’intera struttura.
Il centro di accoglienza ospitava tra i 250 e i 300 rifugiati che sono stati immediatamente evacuati presso Hermsdorf, a quaranta chilometri da Apolda, in un altro centro di accoglienza. Tra gli ospiti della struttura ci sarebbero altri cittadini provenienti dall’Ucraina insieme a rifugiati dell’Afghanistan e della Siria.
Per stabilire quali siano state le dinamiche che hanno prodotto l’incendio è in corso un’inchiesta.
Bimbo ucraino di 9 anni morto nell’incendio, altri 8 feriti
Il dettaglio più tragico, riportato dalla stampa tedesca e comunicato dal sindaco di Apolda Rüdiger Eisenbrand, è la morte di un bimbo di circa 9 anni.
Il piccolo sarebbe stato di nazionalità ucraina, ma sulla sua identità le indagini sono ancora in divenire.
Altri otto feriti stanno ricevendo le cure e per il momento non ci sono notizie sulle loro condizioni di salute.
Un precedente a Restinco
Nel dicembre 2022 una tragedia simile si era consumata al Cpr di Restinco, in provincia di Brindisi, dove uno degli ospiti della struttura era morto nella notte a causa di un incendio.
Secondo le indagini, ad alimentare le fiamme sarebbe stato un altro migrante, un uomo originario del Gambia, che aveva dato fuoco ad un materasso in segno di protesta.
La vittima era rimasta intossicata dal fumo. Nelle ore precedenti all’interno della struttura erano stati appiccati altri incendi di minore portata e facilmente gestiti dai vigili del fuoco.