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Bimbo di un anno morto a Taranto per disidratazione, la famiglia risarcita con 1 milione di euro dall'Asl

I genitori del bimbo di un anno deceduto l'estate scorsa a Taranto per una gastroenterite risarciti dall'Asl con 1 milione di euro

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Mirko Vitali

GIORNALISTA

Giornalista esperto di politica e attualità, attento anche ai temi economici e alle dinamiche del mondo dello spettacolo. Dopo due lauree umanistiche e il Master in critica giornalistica, lavora e collabora con diverse testate e realtà editoriali nazionali

Maxi risarcimento per la famiglia del piccolo Nevio, il bimbo di un anno morto per disidratazione a Taranto durante una vacanza in Puglia.

Bimbo morto a Taranto per gastroenterite: maxi risarcimento da 1 milione di euro alla famiglia

A causare il decesso del piccolo è stata una gastroenterite che i medici non sono riusciti a curare. La colpa del personale sanitario è stata riconosciuta dal tribunale di Taranto, che ha previsto anche un risarcimento da un milione di euro a carico dell’Asl locale.

Nella sentenza emessa e firmata dalla giudice Annagrazia Lenti si legge che “qualora i sanitari avessero disposto il ricovero ospedaliero del paziente già in occasione del primo accesso al Pronto Soccorso ed avessero quindi attivato da subito le procedure di reidratazione per via endovenosa, le condizioni di salute del bambino non sarebbero ulteriormente degenerate e quindi non sarebbe deceduto per arresto cardiaco“.

Nesso di causalità tra la condotta dei sanitari e il decesso del bambino

In una lunga ricostruzione della vicenda, i legali hanno quindi evidenziato che il bambino è morto per disidratazione da gastroenterite.

Il tribunale di Taranto ha riconosciuto il nesso di causalità tra la condotta dei sanitari dell’ospedale e il decesso del bambino.

Cosa è accaduto: la ricostruzione dei fatti

I fatti risalgono all’estate 2023, quando Nevio, con papà e mamma, trascorre le vacanze estive al mare, nel paese d’origine della famiglia, nella zona di Chiatona.

Il bambino – secondo quanto ricostruito dai legali – iniziò a manifestare vomito a causa di una gastroenterite e i genitori lo portarono al pronto soccorso dell’ospedale tarantino dove fu visitato e poi mandato a casa dal reparto di Pediatria con una terapia domiciliare orale per reidratarlo.

Tuttavia il vomito non cessò e i genitori tornarono al pronto soccorso dove – sempre secondo i legali – i sanitari non riuscirono a porre rimedio con un’idratazione per via endovenosa. Il piccolo morì nella notte del 30 luglio.

Il padre e la madre di Nevio denunciarono l’accaduto e la procura formulò richiesta di archiviazione alla quale si opposero i genitori ma il gip archiviò. A quel punto i genitori avviarono il giudizio civile per colpa sanitaria a carico della Asl.

Fonte foto: ANSA

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