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Suicidio di Gianmarco Ceccani ad Alatri, trovato morto il testimone chiave dell'omicidio di Emanuele Morganti

Gianmarco Ceccani è stato trovato morto in un locale di Tecchiena. Il suicidio del testimone chiave del processo sull'omicidio di Emanuele Morganti è avvolto nel mistero

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Gianmarco Ceccani, il testimone chiave dell’omicidio di Emanuele Morganti ad Alatri, è morto, vittima di un suicidio. Il 27enne, secondo quanto riferito dai giornali locali, è stato trovato privo di vita in un locale nella località di Tecchiena.

Gianmarco Ceccani morto suicida

A fare la macabra scoperta del corpo senza vita del 27enne sono stati i familiari e ogni soccorso si è rivelato inutile col personale sanitario che non ha potuto far altro che constatarne il decesso.

Ceccani, cognato di Morganti in quanto sposato con la sorella Melissa, di recente era stato fermato perché trovato in possesso di droga e per resistenza a pubblico ufficiale. Al momento non è chiaro se ci sia un nesso tra quei controlli e la decisione di togliersi la vita.

Ceccani testimone chiave nel processo

Conosciuto dalla comunità della zona di Alatri, il nome di Gianmarco Ceccani è collegato alla vicenda di Emanuele Morganti, il giovane che nel 2017 venne ucciso dopo un pestaggio.

Il 27enne era stato l’unico a difendere l’amico, senza però riuscire a salvargli la vita. Per questo motivo era il testimone chiave del processo contro le tre persone che il 26 marzo di 7 anni fa picchiarono e uccisero Morganti.

L’omicidio di Emanuele Morganti

L’omicidio avvenne il 26 marzo 2017 a piazza Regina Margherita, ad Alatri. Il giovane, all’epoca 20enne, venne preso di mira da tre persone dopo aver litigato all’interno di un locale notturno con un altro ragazzo che infastidiva la sua fidanzata.

Dopo essersi allontanato, però, Morganti fu raggiunto da un branco e in piazza Regina Margherita si scatenò il pestaggio. Al termine della violenza, Emanuele inciampò e cadde contro un’auto in sosta sbattendo violentemente il capo. Fatali le ferite e l’emorragia riportata, col giovane che morì.

A essere condannate nel processo sono stati Michel Fortuna, Paolo Palmisani e Mario Castagnacci, tre del branco che picchiò Morganti. Per loro nel 2022 arrivò la condanna a 14 anni di reclusione in quanto considerati colpevoli in via definitiva per aver picchiato brutalmente e causato la morte di Morganti, anche se non volevano ucciderlo.

Per i giudici quello del 20enne è da considerare un omicidio preterintenzionale e non volontario.

suicidio-gianmarco-ceccani-alatri-morto-testimone-omicidio-emanuele-morganti Fonte foto: ANSA/ Facebook Gianmarco Ceccani
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