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CRONACA NERA

Bimbo di 8 anni muore alle Terme di Cretone vicino Palombara Sabina: risucchiato dallo scarico di una vasca

Il bambino sarebbe caduto in una delle vasche termali mentre era in corso l'attività di pulizia e svuotamento: il corpo è stato recuperato dopo 2 ore

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Claudio Carollo

GIORNALISTA

Classe ’88, è giornalista professionista dal 2017. Scrive di cronaca e attualità economico-politica, interessandosi nel tempo di tematiche sociali e sport. Ha collaborato con diverse testate nazionali, con esperienze anche in radio.

Un bambino di otto anni è morto alle Terme di Cretone, tra Palombara Sabina e Passo Corese, in provincia di Roma. Secondo le prime ricostruzioni effettuate dai Vigili del fuoco e riportate da ‘Ansa’, la piccola vittima sarebbe stata risucchiata dal tubo di scarico dell’impianto.

L’incidente

Da quanto emerso secondo le prime informazioni, il bambino sarebbe caduto in una delle vasche termali mentre era in corso l’attività di pulizia e svuotamento. Stando a quanto riportato da ‘Repubblica’, l’incidente sarebbe avvenuto intorno alle 18.30 di giovedì 17 agosto, durante la chiusura pomeridiana della struttura.

Il corpo del piccolo è stato recuperato dai sommozzatori dei Vigili del Fuoco arrivati sul posto dopo un’operazione durata circa due ore e resa ancora più complicata dall’alta pressione all’interno delle condutture.

La zona delle Terme Sabine di Cretone, tra Palombara Sabina e Passo Corese

I soccorsi

Oltre ai Vigili del fuoco, sul posto sono intervenuti i soccorritori del 118 e i carabinieri di Palombara Sabina e Monterotondo, che indagano per ricostruire l’esatta dinamica dell’accaduto.

Il bambino è morto per annegamento: i soccorritori avrebbero trovato il cadavere dalla parte di uscita dello scarico. Remote sin dall’inizio le speranze di trovare il piccolo di otto anni ancora in vita.

L’ultimo annegamento

Soltanto tre giorni prima un altro bambino era morto annegato in una piscina a Catania. La vittima in quel caso aveva tre anni e avrebbe perso la vita in pochi centimetri di acqua nella piscina di casa nel comune etneo di Santa Venerina.

Secondo quanto ricostruito, il piccolo era in compagnia di un’amichetta nella piscina mentre la nonna materna era a pochi metri, in cucina.

La Procura di Catania ha disposto l’autopsia e ha indagato la nonna del bambino per omicidio colposo come atto dovuto per potere eseguire l’accertamento medico legale come incidente probatorio.

Fonte foto: ANSA

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