Bimba ferita in un agguato a Sant'Anastasia vicino Napoli, spari contro il bar: fermati due giovani
I carabinieri hanno fermato i responsabili dell'agguato ad un bar nel Napoletano: si tratta di due ragazzi di 19 e 17 anni
Due persone sono state fermate dai carabinieri per gli spari contro un bar di Sant’Anastasia che hanno raggiunto una intera famiglia intenta a mangiarsi un gelato. Feriti madre, padre e figlia di dieci anni. Grave la bimba, ricoverata in ospedale in rianimazione. I fermati sono due giovani di 17 e 19 anni.
- Gli spari contro il bar a Sant'Anastasia
- Fermati due ragazzi
- Gli spari per vendetta
- I feriti: come sta la bimba
Gli spari contro il bar a Sant’Anastasia
Sono stati fermati dai carabinieri i due presunti responsabili dell’agguato ai danni di un bar avvenuto nella tarda serata di martedì 23 maggio a Sant’Anastasia, in provincia di Napoli.
Sono le 23 e 30 circa quando due ragazzini su uno scooter arrivano nella piazza principale del paese ed iniziano a sparare contro un bar con un revolver e una mitraglietta. Dieci i colpi sparati, alcuni raggiungono padre, madre e figlia di dieci anni che stanno mangiando un gelato.
Si sarebbe trattato di una “stesa“, una raffica di colpi sparati a caso a scopo intimidatorio. L’episodio avrebbe potuto avere conseguenze anche più gravi: l’altro figlio di sei anni era all’interno del bar-gelateria, dove era in corso una festicciola di ragazzini di dieci anni.
Fermati due ragazzi
Nel giro di poche ore i due ragazzini che hanno aperto il fuoco sono stati identificati dagli investigatori grazie alle immagini delle videocamere di sorveglianza della zona e alcune testimonianze.
Come riporta Ansa, nel pomeriggio di oggi, mercoledì 24 maggio, è arrivato il provvedimento di fermo per uno di loro: si tratta di un 19enne residente a Somma Vesuviana con precedenti per detenzione di armi e stupefacenti. Il padre è ritenuto affiliato al clan camorristico D’Avino.
In serata è stato arrestato anche il complice, di 17 anni: il minorenne si è presentato dai carabinieri accompagnato dal suo avvocato quando già era stato emesso un provvedimento di fermo nei suoi confronti. Il giovane è figlio di un pregiudicato ucciso 10 anni fa in un agguato di camorra a Somma Vesuviana.
Gli spari per vendetta
Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, i due giovani avrebbero agito per vendetta. Martedì sera i due ragazzi erano stati cacciati, per aver litigato con altri giovani, dai gestori di un chiosco che si trova di fronte alla gelateria dove si trovava la famiglia ferita.
I due si sarebbero allontanati per poi ritornare poco dopo, questa volta armati: avrebbero quindi iniziato a sparare in piazza, per vendicare quello che consideravano un affronto.
I feriti: come sta la bimba
Il padre di 43 anni e la madre di 35 sono stati ricoverati all’ospedale Cardarelli di Napoli: lui ferito ad una mano, lei all’addome. Più gravi le condizioni della figlia di 10 anni, colpita allo zigomo.
La bimba è stata ricoverata all’ospedale pediatrico Santobono in gravi condizioni. È stata operata per rimuovere la pallottola che si era conficcata nello zigomo. La piccola resta in prognosi riservata in Rianimazione, ma non è in pericolo di vita.