Biden promette a Zelensky la contraerea e pensa all'invio dei super missili Atacms: cosa sono
In seguito all'attacco russo il presidente Usa ha garantito all'omologo ucraino "sistemi sofisticati di difesa aerea"
Se finora la Casa Bianca ha tentennato nell’inviare i super missili Atacms a Kiev per evitare un’escalation, i bombardamenti della Russia su tutto il territorio ucraino hanno cambiato le carte in tavola. Come sostenuto dal presidente francese Emmanuel Macron la rappresaglia massiva dell’esercito russo all’attacco del ponte in Crimea segna una svolta nella guerra. Nella serata di ieri Joe Biden ha sentito per telefono Volodymyr Zelensky al quale avrebbe promesso dei “sistemi avanzati di difesa aerea”, ma non solo. Il presidente Usa sarebbe disposto a soddisfare le richieste dell’omologo ucraino per la fornitura dell’Army Tactical Missile System, un sistema missilistico che sarebbe capace di raggiungere obiettivi nel cuore della Russia.
La reazione Usa all’attacco russo
Fino ad oggi Joe Biden aveva respinto anche pubblicamente le richieste di Zelensky di armamenti sempre più sofisticati per scongiurare un allargamento del conflitto tra Russia e Ucraina ed “evitare una terza guerra mondiale”. In seguito ai bombardamenti russi la reazione dell’amministrazione Usa è stata però netta.
“Gli Stati Uniti condannano fermamente gli attacchi missilistici della Russia in Ucraina, inclusa Kiev – si legge in una nota diffusa dalla Casa Bianca – Hanno ucciso e ferito civili, e distrutto obiettivi senza scopo militare. Dimostrano ancora una volta l’assoluta brutalità della guerra illegale di Putin al popolo ucraino”.
“Questi attacchi non fanno che rafforzare ulteriormente il nostro impegno a stare con esso per tutto il tempo necessario – è stata la promessa di Biden – Insieme ai nostri alleati e partner, continueremo a imporre costi alla Russia per la sua aggressione, a ritenere Putin e la Russia responsabili delle sue atrocità e crimini di guerra, e forniremo il supporto necessario alle forze ucraine per difendere il proprio paese e la loro libertà“.
La promessa di Biden
Secondo quanto riportato dalla stampa americana, Biden avrebbe esplicitato a Zelensky la promessa di “sistemi sofisticati di difesa aerea”, ma non è chiaro se si tratti di un’accelerazione dell’invio delle due batterie di missili terra-aria Nasams già assicurati dal Pentagono lo scorso luglio, o dal più avanzato sistema Atacms.
La settimana scorsa il presidente Usa ha assicurato a Zelensky l’invio di altre armi per un valore di 625 milioni di dollari, ma i super missili potrebbero rappresentare quella “linea rossa” che Mosca ha intimato agli Stati Uniti di non superare se non vogliono essere tirati direttamente in ballo nel conflitto.
Cosa sono i super missili Atacms
L’Army Tactical Missile System è stato sviluppato negli anni Ottanta proprio per distruggere importanti target sovietici molto oltre le linee nemiche.
Si tratta di un sistema che permette di lanciare missili progettati per colpire fino a 300 km di distanza, quattro volte la gittata dei missili lanciati dagli Himars, già forniti dagli Usa all’Ucraina. Una gittata che permetterebbe all’esercito di Kiev di raggiungere obiettivi russi in Crimea.
Un’arma che gli Stati Uniti non hanno ritenuto fin qui necessaria sostenendo che i sistemi missilistici a lancio multiplo guidato, o Gmlrs, usati attualmente dalle forze armate ucraine, sarebbero necessari per colpire la maggior parte degli obiettivi militari russi.
I missili Atacms sono lunghi circa 3 metri, pesano circa 13,6 quintali e trasportano una testata contenente all’incirca 170 kg di esplosivo, circa il 50% più grandi degli attuali in dotazione dell’esercito di Kiev. Possono essere inoltre sparati dai lanciatori mobili Himars forniti all’Ucraina dagli Usa, nonché dai vecchi lanciatori M270 inviati dalla Gran Bretagna e dalla Germania.