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Beppe Grillo intervista se stesso su Conte: "Dice solo tre cose", poi frase clou sul secondo mandato del M5S

Il fondatore del Movimento 5 Stelle Beppe Grillo parla dal suo blog in un'intervista a se stesso di Giuseppe Conte e della regola dei due mandati

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Matteo Runchi

REDATTORE

Redattore esperto di economia, appassionato di tecnologia e sport. Scrive di attualità e cronaca. Laureato in Storia all’Università degli Studi di Milano, ha lavorato per diversi siti e redazioni.

Intervista a se stesso. Beppe Grillo ha pubblicato un post sul proprio blog tornando a parlare del leader del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte e sentenzia sulla regola dei due mandati: “Principio fondativo e presidio di democrazia.”

Beppe Grillo L’intervista di Beppe Grillo a se stesso

Il comico e fondatore del Movimento 5 Stelle Beppe Grillo ha pubblicato sul proprio blog, un post intitolato “Intervista a me stesso”, in cui esprime alcune critiche sulla recente gestione da parte del leader del M5S Giuseppe Conte della sconfitta elettorale alle europee.

Grillo ha già attaccato nei giorni scorsi Conte, dichiarando che: “Ha preso più voti Berlusconi da morto che lui da vivo“, sottolineando la buona performance elettorale di Forza Italia, che presentava nel simbolo il nome del proprio fondatore.

Beppe Grillo durante il suo ultimo evento a teatro, nel quale ha criticato Conte

“Ripartiremo da antenne puntate sui cittadini e da un’azione politica diversa. Siamo nati come irregolari che sognavano di cambiare il sistema” scrive Grillo in una delle risposte alle sue stesse domande.

La stoccata a Giuseppe Conte

Conte ha risposto alle critiche durante la manifestazione congiunta delle opposizioni, ribadendo l’appartenenza del Movimento odierno al campo progressista. Grillo nel post critica invece il leader accusandolo di fatto di avere una proposta politica limitata.

“Sono d’accordo con tutte le cose che dice. Che poi sono tre. D’altra parte come si fa a non essere d’accordo sul fatto che la guerra, la povertà e le malattie siano cose brutte?” scrive Grillo.

Vorrei aggiungerci qualche cosa bella, come il voto dei cittadini europei alle elezioni politiche nei paesi di residenza e non di cittadinanza, prodotti il cui prezzo incorpori costo sociale di produzione e trasporto, piattaforme di democrazia diretta e di cittadinanza attiva” conclude sull’argomento.

La regola del secondo mandato nel M5S

Il post del fondatore del M5S torna poi a parlare della regola dei due mandati, accusata di limitare la carriera politica dei membri del Movimento, che si ritrova quindi povero di volti riconoscibili:

È comprensibile che chi oggi si trova al secondo mandato vorrebbe eliminarla. D’altronde l’istinto di sopravvivenza proviene dalla nostra natura animale, ed è insopprimibile. Ma lo scopo di ogni regola, in fondo, è di arginare i nostri istinti animali nell’interesse comune” sentenzia Grillo.

“Il limite alla durata dei mandati è non solo un principio fondativo del movimento, ma è anche un presidio di democrazia fin dai tempi dell’antica Atene. Avevo proposto un’idea di “staffetta” in cui gli “uscenti” avrebbero percepito un compenso finanziato dagli “entranti” per assicurare il passaggio di consegne e trasferir loro le competenze acquisite” ha poi concluso il comico.

Fonte foto: Ansa

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