Barca ribaltata nel Lago Maggiore, skipper indagato per naufragio e omicidio colposo. I dubbi sulla sicurezza
Le indagini sul naufragio della barca turistica avvenuto sul Lago Maggiore che ha provocato la morte di 4 persone
C’è un indagato per il naufragio avvenuto domenica sera nelle acque del Lago Maggiore, costato la vita a quattro persone. Si tratta dello skipper e proprietario della barca turistica che si è ribaltata davanti alle coste di Lisanza, frazione di Sesto Calende (Varese). Gli inquirenti dovranno accertare se il 53enne abbia rispettato le norme di navigazione e di sicurezza che avrebbero potuto evitare la tragedia.
Barca ribaltata nel Lago Maggiore: le indagini
Come riporta Ansa, la procura di Busto Arsizio che indaga sul naufragio ha ufficialmente iscritto nel registro degli indagati il proprietario della barca turistica che nella sera del 28 maggio è naufragata a Lisanza nel Lago Maggiore.
Si tratta dello skipper 53enne Carlo Carminati, proprietario della house boat “Goduria” sulla quale viveva assieme alla compagna, la 50enne Anna Bozhkova, tra le quattro vittime della tragedia. I reati ipotizzati sono naufragio e omicidio colposi.
Ancora in stato di choc per la morte della compagna, l’uomo verrà risentito nei prossimi giorni. Gli inquirenti dovranno verificare se ha garantito o meno la sicurezza dei passeggeri a bordo e rispettato tutte le norme di navigazione, tenendo conto anche di eventuali allerta meteo.
I dubbi sulla sicurezza
Secondo quanto riporta Repubblica, i posti registrati sulla casa galleggiante sarebbero stati 15, otto in meno rispetto ai 23 prenotati per la gita di domenica, quasi tutti appartenenti ai servizi segreti italiani e israeliani.
Un fatto che avrebbe avuto quindi ripercussioni sulla manovrabilità della barca, specie in condizioni meteo avverse. Senza contare che i salvagente a bordo non sarebbero stati sufficienti per tutti.
Si indaga poi sull’allerta meteo. Da quanto emerso, ci sarebbe stato un allarme maltempo diramato dai gestori dei cantieri-porto che consigliava il rientro immediato attorno alle 17.30.
Mentre il sindaco di Sesto Calende, Giovanni Buzzi, ha detto che non gli risultava “nessuna allerta specifica sul meteo che invece c’era stata nei giorni scorsi”.
Il recupero del relitto
Intanto proseguono le difficili operazioni di recupero del relitto della barca. Sia lunedì che oggi sono andati a vuoto i tentativi di disincagliarla e trascinarla a riva. Nella giornata di lunedì la Goduria è rimasta bloccata nonostante l’uso di particolari palloni ad aria compressa che avrebbero dovuto permettere la risalita del relitto in superficie.
Oggi martedì gli specialisti dei vigili del fuoco hanno fatto un nuovo tentativo, ma la barca è sprofondata di nuovo di qualche metro. Mercoledì, se il terzo tentativo dovesse risultare vano, verrà valutato l’utilizzo di una particolare gru.