NOTIZIE
INCIDENTI

Auto travolge scooter a Marano di Napoli dopo una lite, morto 20enne: un 19enne accusato di omicidio

A Marano di Napoli una lite che andava avanti da mesi è finita con un incidente mortale. Un'auto, con a bordo due persone, ha travolto uno scooter

Pubblicato:

Giorgia Bonamoneta

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista, si concentra sulla politica e la geopolitica, scrive anche di economia e ambiente. Laureata in Editoria e Scrittura presso La Sapienza di Roma, ha iniziato a scrivere per una testata impegnata sui diritti civili, prima di lavorare in diverse testate di attualità.

A Marano di Napoli una lite è culminata in tragedia. Un’auto ha travolto uno scooter, uccidendo il giovane di 20 anni alla guida. Il responsabile, un ragazzo di 19 anni, è ora accusato di omicidio volontario.

Lite a Marano di Napoli

L’incidente mortale a Marano di Napoli ha avuto origine da una lite che durava da mesi, legata a una relazione sentimentale. I due giovani, Corrado Finale e un suo amico, erano in fuga su uno scooter quando sono stati inseguiti da una Fiat 500.

Il conducente dell’auto, il fratello della ragazza con cui uno dei due ragazzi aveva una relazione, ha reagito dopo che il finestrino della sua auto era stato frantumato con un martelletto.

Incidente a Marano di Napoli dopo una lite

L’inseguimento è culminato in via del Mare dove l’auto ha speronato lo scooter, provocando un incidente fatale.

Dinamiche dello scontro

La Fiat 500 ha colpito deliberatamente lo scooter su cui viaggiavano i due giovani, facendoli cadere a terra.

Lo scooter è finito prima contro un palo e poi su una fioriera. Corrado Finale, di 20 anni, ha riportato ferite gravissime ed è morto poco dopo. L’altro ragazzo, il fidanzato della sorella dell’uomo alla guida dell’auto, è rimasto ferito ma è sopravvissuto.

Il conducente dell’auto si è allontanato senza prestare soccorso, per poi consegnarsi alle autorità accompagnato da un avvocato.

Arresto e accuse

Il 19enne si è costituito, contro di lui l’accusa di omicidio volontario e tentato omicidio, vista la natura deliberata dell’atto (come nel caso di Viareggio).

La sorella dell’investitore, che si trovava nell’auto al momento dell’incidente, ha confermato che la lite con il fidanzato andava avanti da mesi. Durante l’interrogatorio, sono emersi altri episodi inquietanti legati alla vicenda, tra cui il lancio di una bottiglia incendiaria contro l’abitazione di un parente del ferito.

Al momento, l’auto coinvolta nell’incidente e un parafango trovato sulla strada, oltre allo scooter sono stati sequestrati per ulteriori perizie.

Fonte foto: 123RF

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963