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CRONACA NERA

Aurora Tila, testimone chiave potrebbe inchiodare l'ex fidanzato 15enne: la morte raccontata da un passante

Un passante potrebbe chiarire la dinamica della morte di Aurora Tila, la 13enne caduta nel vuoto da un terrazzino al settimo piano. La versione dell'uomo contraddice la testimonianza dell'ex fidanzato della giovane

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Mauro Di Gregorio

GIORNALISTA

Laurea in Scienze della Comunicazione all’Università di Palermo. Giornalista professionista dal 2006. Approdato a QuiFinanza e Virgilio Notizie dopo varie esperienze giornalistiche fra Palermo e Milano. Si interessa principalmente di cronaca, politica ed economia.

Potrebbe essere un testimone chiave a risolvere il giallo di Piacenza: un passante avrebbe assistito agli ultimi istanti della vita di Aurora Tila, precipitata dal terrazzino del suo condominio e morta a causa di un gravissimo trauma cranico.

Cosa ha dichiarato il testimone chiave

È la trasmissione Quarto Grado di Rete 4 a fare il punto sulla morte di Aurora Tila e a raccontare cosa avrebbe visto il supertestimone.

La 13enne è precipitata da un terrazzino al settimo piano e si è schiantata su un balcone del quinto. Il passante avrebbe raccontato di aver visto un ragazzo alto e forte spingere Aurora oltre la balaustra del terrazzino.

 

La testimonianza smentirebbe il racconto dell’ex fidanzato 15enne, che ha ammesso di essersi effettivamente trovato insieme ad Aurora su quel terrazzino, ma ha aggiunto che la giovane sarebbe scivolata nel vuoto da sola.

La morte di Aurora Tila

Quella mattina Aurora è uscita di casa alle 8:05 per raggiungere le amiche al bar, ma non è mai uscita dal palazzo.

Ad attenderla nell’androne c’era il suo ex fidanzato. La sera precedente, ricostruisce Quarto Grado, i due avevano litigato.

Aurora e il 15enne hanno raggiunto il terrazzino condominiale che spesso è aperto. Non è chiaro se il giovane abbia costretto Aurora a seguirlo sotto la minaccia del cacciavite lungo 15 cm che quel giorno aveva con sé.

Il terrazzino non era un posto inusuale per Aurora, dal momento che spesso lo frequentava insieme alle amiche.

La 13enne è morta fra le 8:15 e le 8:30. È stato il 15enne a lanciare l’allarme poco dopo, scendendo le scale a piedi, bussando alle porte dei condomini e uscendo in strada.

I carabinieri sono arrivati davanti al portone alle 8:50 e hanno trovato il ragazzo in stato di agitazione, tanto che in seguito l’hanno accompagnato al bar perché bevesse e andasse in bagno.

L’autopsia sul corpo di Aurora Tila

L’ex fidanzato di Aurora è in custodia cautelare in carcere e nega le accuse. Secondo la versione del 15enne, ripetuta di fronte al magistrato della procura dei minori, Aurora avrebbe scavalcato la ringhiera e sarebbe caduta.

Il corpo di Aurora, però, è stato rinvenuto in una posizione non compatibile con un salto nel vuoto: la ragazzina è stata trovata distesa di schiena, come se avesse cercato di aggrapparsi alla ringhiera ma fosse stata costretta a lasciarsi cadere.

Entrambe le mani di Aurora mostrano lesioni, come se avessero subito colpo inferti da un oggetto appuntito. Saranno ulteriori approfondimenti a chiarire se tali lesioni siano compatibili con colpi di cacciavite.

L’autopsia ha intanto chiarito che la morte è sopravvenuta per un gravissimo trauma cranico. Stabilita anche l’assenza di ferite da difesa. Ma l’esame di eventuali tracce biologiche sotto le unghie potrà fornire ulteriori elementi.

Il funerale di Aurora Tila

I funerali di Aurora Tila saranno celebrati martedì 5 novembre alle 15:00 al Duomo di Piacenza.

Fonte foto: ANSA

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