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CRONACA ESTERA

Aumentano i morti in Marocco dopo la scossa di terremoto di magnitudo 6.8: oltre 2 mila, si cercano i dispersi

Sempre più grave il bilancio delle vittime del terremoto di magnitudo 6.8 in Marocco: ondata di aiuti internazionali dopo la scossa

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Roberto Vivaldelli

GIORNALISTA

Giornalista professionista esperto di relazioni internazionali e geopolitica, scrive anche di attualità, cultura ed economia. Collaboratore di diverse testate nazionali, ha scritto due libri e curato la pubblicazione in italiano di un saggio del politologo statunitense John J. Mearhseimer.

Sale a 2.497 il bilancio delle vittime e a 2.476 quello delle persone ferite nel devastante terremoto che ha colpito la provincia centrale marocchina di Al Haouz vicino a Marrakech venerdì 8 settembre, secondo il bollettino aggiornato del Ministero degli Interni del Paese nordafricano.

Numeri destinati a salire

Il bilancio di vittime e feriti rimane provvisorio ed è destinato a salire. I soccorritori, riporta l’agenzia Gea, proseguono le operazioni di ricerca dei sopravvissuti ancora intrappolati sotto le macerie, in particolare nei villaggi della provincia di Al-Haouz.

Nel villaggio di Tafeghaghte, quasi interamente distrutto dal terremoto, vicino all’epicentro del sisma, i soccorritori sono riusciti a estrarre un corpo da una casa in rovina, secondo quanto riferito da un team dell’Afp. Ma altri quattro sono ancora sepolti sotto le macerie, secondo i residenti locali.

La zona dell’epicentro della scossa di terremoto in Marocco

Secondo la televisione di Stato, “più di 18.000 famiglie sono state colpite” dal terremoto nella provincia di Al-Haouz, dove è stata registrata più della metà dei morti (1.351).

Aiuti solo da quattro Paesi

Mentre si continua a scavare alla ricerca dei dispersi, nella giornata di domenica 10 settembre il Consiglio dei ministri del governo marocchino si è riunito in sessione straordinaria per affrontare le conseguenze del drammatico sisma.

Intanto il parlamento di Rabat ha convocato una seduta congiunta per la creazione di un Fondo speciale per il post terremoto.

Il Ministero degli Interni marocchino ha chiarito, riferisce l’agenzia stampa Adnkronos, in un comunicato di aver accettato solo l’aiuto offerto da Spagna, Regno Unito, Qatar ed Emirati Arabi Uniti in risposta al terremoto.

“Le autorità marocchine hanno risposto favorevolmente, in questa fase specifica, alle offerte di sostegno dei paesi amici Spagna, Qatar, Regno Unito ed Emirati Arabi Uniti, che si erano offerti di mobilitare squadre di ricerca e soccorso”, ha precisato il Ministero.

In ogni caso, il governo marocchino non esclude di chiedere aiuto ad altri Paesi, se necessario.

La stima dell’Oms

Le aree più colpite nella regione delle montagne dell’Atlante sono difficili da raggiungere a causa delle strade bloccate, che ostacolano i soccorsi.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità stima che oltre 300.000 persone siano state colpite dal sisma.

La Mezzaluna Rossa marocchina (Mrc) ha affermato che la situazione sul terreno rappresenta una grande sfida per gli sforzi di ricerca e salvataggio e che “l’invio di macchinari pesanti in quelle aree remote delle montagne dell’Atlante per aiutare in questo compito è una priorità”.

La scossa – di magnitudo 7 secondo il Centro marocchino per la ricerca scientifica e tecnica (6,8 secondo il servizio sismologico statunitense) – è stata la più potente mai registrata in Marocco.

Il terremoto ha colpito il Marocco venerdì 8 settembre alle 23:11 ora locale, ad una profondità di 18,5 km, secondo l’Us Geological Survey.

Numeri utili

Per informazioni generali e in caso d’urgenza contattare l’Ambasciata d’Italia a Rabat al numero 00212 661 221324 e il Consolato Generale d’Italia a Casablanca al numero 00212 661 217332.

Per ogni assistenza o segnalazione presso l’aeroporto di Marrakech contattare cellula di emergenza del Consolato Onorario italiano al seguente numero: 00212 666 342080.

Fonte foto: ANSA

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