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Terremoto in Marocco forte come in Irpinia, sale il bilancio delle vittime a oltre 2 mila: notte al freddo

Aggiornati i numeri delle vittime e dei feriti del terremoto: il bilancio è di oltre 2mila. Partono gli aiuti, ma la gente dorme in strada al freddo

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Continua a crescere il bilancio delle vittime del devastante terremoto, forte come quello dell’Irpinia, che ha colpito il Marocco. Alle prime luci dell’alba di domenica 10 settembre, il ministero dell’Interno marocchino ha rilasciato i dati ufficiali: oltre 2.000 morti e altrettanti feriti, di cui 1.404 in condizioni molto gravi. Nelle strade e negli ospedali servono medicine, beni di prima necessità e coperte. Chi è costretto fuori casa ha passato la notte all’esterno, al freddo.

Bilancio vittime

La solidarietà internazionale è scattata (anche l’Italia ha inviato i primi aiuti agli sfollati), con gesti concreti come l’invio di fondi e beni di prima necessità e gesti simbolici, come la Tour Eiffel al buio in omaggio delle vittime del terremoto, le cui immagini hanno fatto il giro del mondo. Nel frattempo il bilancio delle vittime continua a salire. Il ministero dell’Interno marocchino ha rilasciato i numeri aggiornati: ci sono oltre 2.000 morti, per la precisione 2.012 verificati e almeno 2.059 persone ferite, di cui 1.404 in modo grave.

Nel dettaglio: 1.293 decessi sono stati registrati nella provincia di Al Haouz, 452 nella provincia di Taroudant, 41 decessi nella provincia di Ouarzazate e 15 decessi nella provincia di Marrakech. Le zone montuose sono quelle più a rischio, perché difficili da raggiungere dai soccorsi. È probabile che in queste province si conteranno i numeri più alti di feriti e morti.

Terremoto in MaroccoFonte foto: ANSA
 Notte in strada per gli sfollati del terremoto in Marocco

Marocco come l’Irpinia

Parla l’esperto Carlo Doglioni, presidente dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia: evento raro (altri esperti confermano che succede circa ogni 100 anni), ma forte come in Irpinia. Nella puntata di ieri di TG LA7 l’esperto ha spiegato che non ci sono legami tra il terremoto in Marocco e le recenti scosse con epicentro nei Campi Flegrei. Se c’è un collegamento possibile da fare è quello della forza del terremoto come quello dell’Irpinia.

Infatti, dice Doglioni, l’evento è raro, ma “rimane la pericolosità sismica di generare terremoti forti, come questo, che ha una magnitudo simile a quella del terremoto in Irpinia che ha colpito l’Italia nel 1980”.

Notte al freddo

Tante le persone in strada nella notte marocchina. Dopo la forte scossa di magnitudo 6.8 infatti non tutti possono dormire in casa. Tende, sacchi a pelo e coperte sono i principali oggetti che si vedono sulle strade, utili per superare la fredda notte.

Tante le famiglie che si sono riunite in spazi pubblici, come parchi e campi di calcio per dormire insieme. Gli edifici presentano grandi fratture ed è tanta la paura da spingere le persone fuori casa anche se non c’è pericolo di crollo.

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marocco Fonte foto: ANSA
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