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Aumentano i contagi Covid col +44% dei nuovi casi rispetto a 7 giorni fa: dati su ricoveri e terapie intensive

L'ultimo report diffuso dal ministero della Salute restituisce la fotografia dell'attuale situazione Covid in Italia: quanti sono i nuovi contagi

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Stefano D'Alessio

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista. Laureato in Comunicazione, per anni si è occupato di sport e spettacolo. Scrive anche di attualità, cronaca e politica. Ha collaborato con importanti testate e programmi radio e tv, a livello nazionale e locale.

I contagi da Covid in Italia continuano ad aumentare: a certificarlo è l’ultimo report diffuso dal ministero della Salute.

Nuovi casi Covid, incidenza e indice Rt

I nuovi casi Covid registrati in Italia nella settimana dal 7 al 13 settembre 2023 sono 30.777, ancora in aumento rispetto ai 21.316 contagi della scorsa settimana (+44%). L’incidenza è pari a 52 casi per 100mila abitanti (settimana scorsa era stata 36 e quella precedente 25),

La fascia di età che registra il più alto tasso di incidenza settimanale è la fascia 90+ anni (83 casi per 100.000 abitanti), in aumento rispetto al precedente bollettino. L’incidenza è in aumento anche in tutte le altre fasce d’età. L’età mediana alla diagnosi è di 57 anni (dato sostanzialmente stabile).

L’indice di trasmissibilità (Rt) basato sui casi con ricovero ospedaliero al 5 settembre 2023 è pari a 1,20 (1,13-1,27), in leggero aumento rispetto alla settimana precedente e ancora sopra la soglia epidemica (Rt=1,12 (1,04-1,20), al 29 agosto 2023).

La situazione negli ospedali

Il numero di posti letto occupati da pazienti Covid in area medica in Italia, sempre nella settimana 7-13 settembre 2023, è pari a 2.378 su un totale di posti letto pari a 62.352. Il tasso di occupazione è al 3,8% (era al 3% il 6 settembre scorso). I posti letto occupati in terapia intensiva sono 76 su un totale di posti letto pari a 8.861, per un tasso di occupazione pari a 0,9% (era 0,6%).

I tassi di malattia grave (ricovero, ricovero in terapia intensiva e decesso) risultano stabili o in lieve aumento in tutte le fasce d’età. I tassi di ospedalizzazione e mortalità aumentano con l’età e i tassi più elevati si trovano nella fascia d’età superiore ai 90 anni.

Il ministro della Salute Orazio Schillaci.

Quali sono le varianti più diffuse in Italia

In base ai dati di sequenziamento depositati sulla piattaforma nazionale I-Co-Gen, nell’ultima settimana di campionamento consolidata (21/08/2023-27/08/2023, dati all’11 settembre 2023), si conferma per lo più la co-circolazione di ceppi virali ricombinanti Omicron riconducibili a XBB, di cui il 13,9% XBB.1.5. Si osserva, inoltre, una predominanza di sequenze riconducibili a EG.5, discendente di XBB.1.9.2 con mutazione addizionale S: F456L e pari a 43,5% (in aumento rispetto alle settimane precedenti).

Nell’ultima settimana di campionamento consolidata (21/08/2023-27/08/2023), EG.5.1.1 è risultato essere il sotto-lignaggio più frequente (15,5%) confermando il dato osservato a livello internazionale (GISAID), che riporta una crescita di EG.5.1 (e relativi sotto-lignaggi).

Fonte foto: ANSA

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