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CRONACA ESTERA

Attivisti per il clima rompono il vetro della Venere Rokeby di Velázquez: dipinto già danneggiato nel 1914

Due attivisti per il clima hanno danneggiato il vetro protettivo della Venere Rokeby di Velázquez a Londra per protestare contro il governo

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Matteo Runchi

REDATTORE

Redattore esperto di economia, appassionato di tecnologia e sport. Scrive di attualità e cronaca. Laureato in Storia all’Università degli Studi di Milano, ha lavorato per diversi siti e redazioni.

Altro attacco a un’opera d’arte. Gli attivisti per il clima di Just Stop Oil si sono introdotti nella National Gallery di Londra e hanno danneggiato il vetro che protegge la Venere di Velázquez, dipinto già attaccato una volta per protesta, più di un secolo fa.

Il vetro della Venere di Velázquez distrutto dagli attivisti

Nella giornata di lunedì due attivisti del movimento per il clima Just Stop Oil hanno danneggiato il vetro protettivo della Venere di Velázquez, dipinto esposto alla National Gallery di Londra, per protestare contro l’assenza di politiche contro le cause del riscaldamento globale.

Ad attaccare la tela sono stati un ragazzo e una ragazza armati di martelletti normalmente usati per sfondare i vetri di sicurezza in situazioni di emergenza. Il quadro non ha riportato nessun danno, anche se il vetro protettivo è stato bucato in diversi punti.

Rishi Sunak, primo ministro del Regno Unito

La Venere di Velázquez è un dipinto particolarmente importante perché si tratta dell’unico nudo del pittore spagnolo del ‘600. In quel periodo infatti era molto raro che fosse permesso di rappresentare corpi nudi sulle tele, a causa dei costumi più conservatori che nel precedente periodo rinascimentale.

Le proteste per il clima

La ragione dietro al gesto dei due attivisti è il nuovo atteggiamento del governo conservatore britannico nei confronti del clima. In particolare l’esecutivo ha recentemente autorizzato il rilascio di alcune licenze per la ricerca di giacimenti di combustibili fossili nel Regno Unito.

La Gran Bretagna estrae già petrolio dal Mare del Nord e l’utilizzo dei suoi derivati rimane una delle principali cause del riscaldamento globale che sta modificando il clima del pianeta, con danni che stanno diventando sempre più gravi.

Da diverso tempo alcuni movimenti di protesta hanno iniziato a prendere di mira le opere d’arte nei musei per sensibilizzare sul tema. Gli attivisti di Londra sono stati arrestati e il dipinto è stato rimosso dall’esposizione per le riparazioni al vetro protettivo.

I tagli alla tela della suffragetta nel 1914

Non è la prima volta che la Venere di Velázquez diventa il bersaglio di una protesta. Nel 1914 la suffragetta Mary Richardson l’aveva danneggiata colpendola più volte con un coltello e lacerando la tela.

Il gesto era stato compiuto in polemica con l’arresto di Emmeline Pankhurst, leader del movimento che voleva garantire il diritto di voto alle alle donne. Il quadro era poi stato restaurato.

Fonte foto: ANSA/Facebook

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