Attivisti di Ultima Generazione nudi in via del Tritone a Roma: traffico bloccato, portati via dalla polizia
Nuova protesta degli attivisti di Ultima Generazione a Roma: incatenati in mezzo alla strada, sono stati spostati di peso dalla polizia e identificati
Nuova protesta di Ultima Generazione. Giovani attiviste e attivisti hanno bloccato il traffico nella mattina del 4 maggio in via del Tritone a Roma. Incatenati tra loro e privi di magliette, i manifestanti del collettivo sono stati spostati con la forza dalla polizia e identificati.
La protesta in strada
Circa 10 attivisti si sono posizionati intorno alle 10 della mattina in via del Tritone, nei pressi di piazza Barberini, sedendosi sull’asfalto per bloccare il traffico.
Dopo essersi spogliati, rivelando sulle loro schiene delle scritte contro l’utilizzo di combustibili fossili, si sono incatenati tra loro in mezzo alla carreggiata e hanno risposto alla rabbia degli automobilisti con uno striscione contro le politiche del governo.
Come già accaduto in precedenza, gli attivisti, che usano la disobbedienza civile nonviolenta per chiedere azioni di contrasto al collasso ecoclimatico, hanno tentato di sensibilizzare gli automobilisti.
Si sono, però, creati diversi momenti di tensione.
Sul loro profilo Instagram, un’attivista di 26 anni spiega in un video di aver scelto di partecipare all’azione perché “sento un grande senso di vulnerabilità pensando alla mia vita oggi e nei prossimi anni”.
“Mi chiedo perché lo stato italiano continua a ignorare lo stato di emergenza climatica e continua a investire i nostri soldi in ciò che ci rende vulnerabili, anche davanti alla siccità, alle alluvioni, allo scarseggiare di beni primari”.
L’intervento della polizia
In breve tempo la polizia è intervenuta spostando con la forza i manifestanti, che, come nelle altre proteste, hanno opposto solo resistenza passiva.
Gli attivisti sono stati fermati e identificati e potrebbero essere ancora una volta soggetti a denuncia e multe per manifestazione non autorizzata e blocco stradale.
L’ultima protesta a Roma
Nelle settimane precedenti, i giovani ambientalisti avevano messo in atto altri blocchi del traffico. Il 26 aprile, avevano bloccato il Raccordo in due punti, all’altezza dell’uscita per l’Aurelia e Tiburtina.
La prima delle manifestazioni era avvenuta intorno alle 8 di mattina fra l’uscita 12 e 13 del GRA, fra Tiburtina e Centrale del Latte, mentre una seconda azione di blocco era stata attuata poche ore dopo, verso le 11, all’altezza dell’uscita Aurelia.
Anche in quel caso, la polizia era intervenuta per portare via di peso gli attivisti, che avevano rischiato di essere investiti da alcuni conducenti delle automobili bloccate dalla protesta.