NOTIZIE
CRONACA

Atterrati a Roma gli italiani rapiti in Mali nel 2022: ad attenderli a Ciampino il vicepremier Antonio Tajani

Antonio Tajani ha accolto a Ciampino la famiglia italiana che era stata sequestrata il 19 maggio 2022 in Mali, nella città di Koutiala

Pubblicato: Aggiornato:

Alberto Cantoni

GIORNALISTA

Giornalista professionista. Scrive di cronaca e attualità, ma le passioni più grandi sono la tecnologia e l’innovazione. Dopo una laurea in Comunicazione e un master in Giornalismo muove i primi passi nelle redazioni di alcune testate nazionali tra Milano e Roma. Attualmente collabora con diverse realtà editoriali.

È atterrato a Roma l’aereo con a bordo i tre cittadini italiani liberati in Mali dopo il rapimento nel Paese africano, risalente a quasi 2 anni fa. Il vice presidente del Consiglio e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha accolto a Ciampino Rocco Langone, la moglie Maria Donata Caivano e il figlio Giovanni Langone, che erano stati sequestrati il 19 maggio 2022 nella loro abitazione alla periferia della città di Koutiala.

I tre italiani rapiti in Mali

L’aereo con a bordo i tre cittadini italiani liberati in Mali, grazie all’opera del Ministero degli Esteri e dell’intelligence italiana, è atterrato alle 15.35 all’aeroporto militare di Ciampino.

I tre hanno scambiato abbracci e una breve conversazione con il ministro Tajani.

Antonio Tajani accoglie Rocco Langone, la moglie Maria Donata Caivano e il figlio Giovanni Langone

Giovanni Langone – atterrato a Ciampino insieme ai genitori – ha voluto ringraziare “con tutto il cuore” il governo per il lavoro che ha consentito di riportarli a casa.

Non ho mai dubitato neppure un giorno – ha aggiunto – che ci avrebbero riportato a casa sani e salvi. È una emozione immensa, non auguro a nessuno di passare quello che ho trascorso”.

Le parole di Antonio Tajani e del Governo

Tajani ha ringraziato “il grande lavoro fatto dalla diplomazia e dalla intelligence per riportarli a casa”.

Il ministro ha sottolineato che c’è stata, durante il sequestro, “una grande collaborazione della famiglia, che ha sempre mantenuto il silenzio con grande serietà. È così – ha aggiunto – che si ottengono i risultati”.

“Voglio esprimere le mie più sentite felicitazioni per la liberazione dei nostri tre connazionali”, ha affermato la presidente del Consiglio Giorgia Meloni,  e “ringraziare per lo straordinario lavoro l’Aise che, di concerto con il ministero degli Esteri, ha consentito questo non facile risultato”.

Il rapimento risalente al 2022

Il rapimento era avvenuto da parte di una fazione jihadista riconducibile al Jnim, Gruppo di supporto per l’Islam e i musulmani, allineata con al-Qaida, attiva in larga parte dell’Africa Occidentale.

La famiglia Langone viveva a Koutiala da diversi anni, all’interno di una comunità di Testimoni di Geova, del tutto integrati.

Il rilascio della famiglia è stato reso possibile grazie all’intensa attività avviata dall’Aise, di concerto con il ministero degli Affari esteri e della cooperazione internazionale, fin dall’immediatezza del sequestro, e in particolare grazie ai contatti dell’Agenzia con personalità tribali e con i servizi di intelligence locali.

Nonostante la lunga prigionia, i componenti della famiglia godono di buone condizioni di salute.

Fonte foto: ANSA

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963