Attentato a Tel Aviv: un morto e due feriti italiani, la Jihad islamica rivendica l'attacco e Hamas festeggia
La Jihad islamica palestinese rivendica l'attentato a Tel Aviv in cui è morto Alessandro Parini, giovane avvocato italiano
Attentato terroristico di matrice islamica a Tel Aviv. Durante la serata del 7 aprile, attorno alle 22:00, un’auto è piombata sulla folla nel lungomare della città. Morto un turista romano, Alessandro Parini. Sette i feriti in totale, di cui due italiani. L’attacco sarebbe stato rivendicato dalla Jihad islamica.
- La ricostruzione dell'attentato di Tel Aviv
- Il bilancio: un morto e sette feriti, anche italiani
- La rivendicazione della Jihad islamica e le condanne internazionali
La ricostruzione dell’attentato di Tel Aviv
Attorno alle 22:00 di venerdì 7 aprile un’auto si è lanciata sulla folla nei pressi del lungomare di Tel Aviv, in Israele.
L’uomo alla guida del mezzo, secondo le ricostruzioni, si sarebbe messo a sparare dal finestrino mentre tentava di investire i passanti.
Le forze dell’ordine israeliane sarebbero intervenute immediatamente, uccidendo l’attentatore. Si tratta del secondo attentato mortale in Israele nel giro di poche ore.
Il bilancio: un morto e sette feriti, anche italiani
L’unica vittima dell’attentato è un italiano, Alessandro Parini, un avvocato romano di 36 anni, che si trovava a Tel Aviv per una vacanza.
Morto anche l’attentatore, che secondo quanto riporta il giornale ‘The Times of Israel’ sarebbe Yousef Abu Jaber, un arabo israeliano di 44 anni.
I feriti sarebbero sette, di cui due italiani che non sarebbero in gravi condizioni. Anche gli altri passanti coinvolti nell’attentato sarebbero turisti, provenienti dal Regno Unito. Sarebbero tutti ricoverati all’ospedale di Tel Aviv.
La rivendicazione della Jihad islamica e le condanne internazionali
L’attacco di Tel Aviv sarebbe stato rivendicato dalla Jihad islamica palestinese, il gruppo che si spartisce con Hamas il controllo della Striscia di Gaza.
La stessa Hamas avrebbe però espresso soddisfazione per l’accaduto in un comunicato, definendolo un’operazione per rispondere ai crimini dell’occupazione ad Al-Aqsa.
Immediata la reazione da parte di Israele. Tutta la politica ha espresso cordoglio all’Italia per la morte di Parini, mentre il presidente Netanyahu ha ordinato la mobilitazione dei riservisti.
Anche il governo italiano, tramite due comunicati della presidente del Consiglio Giorgia Meloni e del vicepresidente Antonio Tajani, ha condannato l’attentato mostrando vicinanza alle famiglie delle vittime.
Infine gli Stati Uniti, storici alleati di Israele, hanno riaffermato di essere affianco alle istituzioni di Tel Aviv, stigmatizzando il gesto: “Prendere di mira cittadini innocenti di qualsiasi nazionalità è inammissibile”, ha dichiarato il portavoce della diplomazia americana.