Arrivano i provvedimenti disciplinari per l'alunno di Bari che ha sparato a un prof con la pistola a pallini
Le decisioni prese dal consiglio in merito al caso dell'alunno che ha sparato al prof con la pistola a pallini
Decisi i provvedimenti disciplinari per lo studente 17enne che venerdì scorso ha sparato, con una pistola a pallini, a un suo professore durante il cambio dell’ora.
- I provvedimenti disciplinati decisi dal consiglio
- Il racconto del prof
- Le parole del ministro Valditara
I provvedimenti disciplinati decisi dal consiglio
L’episodio si è verificato all’istituto Romanazzi di Bari. L’alunno protagonista della vicenda dovrà scontare due settimane di sospensione. Medesimo provvedimento per lo studente che ha portato in classe l’arma, che è poi stata utilizzata dal suo compagno di classe. Inoltre non è escluso che ai due giovani venga inflitto un 5 in condotta.
La decisione in merito ai due ragazzi è stata presa dal consiglio, riunitosi nel pomeriggio di lunedì 2 ottobre. Alla riunione ha partecipato anche il docente raggiunto dai pallini, Pasquale Pellicani.
Inizialmente aveva annunciato che non avrebbe preso parte al consiglio in quanto aveva preso una settimana di malattia. Invece Pellicani stamane è tornato in classe e nel pomeriggio ha presenziato alla riunione.
Il racconto del prof
“Lo studente corre verso di me e mi spara un colpo al petto con la pistola a piombini”, ha spiegato il professore aggredito che ha preferito non sporgere denuncia nei confronti dei due studenti.
Pellicani, a caldo, aveva chiesto una punizione esemplare, ossia l’espulsione dei due alunni. Con il passare delle ore ha ammorbidito la sua posizione proponendo una sospensione nella quale i 17enni potessero svolgere lavori socialmente utili.
Una simile soluzione è indicata, per vicende simili a quella capitata al Romanazzi, nel disegno di legge firmato dal ministro Giuseppe Valditara. Il ddl, però, non è ancora diventato legge.
Intanto sul caso indaga la polizia, sebbene non su segnalazione del professore.
Le parole del ministro Valditara
“Ho sentito oggi la dirigente scolastica dell’Istituto Romanazzi di Bari, dove la scorsa settimana un professore è stato colpito da un pallino di plastica sparato da uno studente”, ha raccontato il ministro Valditara.
“Ho espresso – ha aggiunto – la mia solidarietà alla persona del docente e alla scuola. La vicenda conferma quanto sia urgente affermare il principio che un docente va rispettato in ogni caso e che qualunque offesa o violenza sarà sanzionata in modo efficace. La cultura delle regole e del rispetto deve partire dalla scuola”.
“La riforma del voto di condotta e dell’istituto della sospensione va proprio in questa direzione. Ora è necessario che il Parlamento la approvi rapidamente. Non casualmente in Consiglio dei Ministri abbiamo previsto la procedura d’urgenza. Non dobbiamo lasciare a casa gli studenti “bulli” ma aiutarli a capire concretamente gli errori fatti e i doveri che discendono dall’appartenere a una comunità”, ha concluso Valditara.