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Armi chimiche con cloropicrina in Ucraina usate dalla Russia, sospetti degli Usa: perché può essere fatale

Armi chimiche con cloropicrina in Ucraina usate dalla Russia, i sospetti del Dipartimento di Stato Usa: perché la sostanza può essere fatale

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Alessandro Balbo

GIORNALISTA

Giornalista professionista e redattore televisivo, si occupa soprattutto di Esteri, geopolitica, immigrazione e Scienza. Laureato in comunicazione politica, da sempre interessato alla storia e ai fatti del mondo, ha realizzato reportage e approfondimenti per diverse testate nazionali e programmi divulgativi.

La Russia secondo il Dipartimento di Stato Usa ha usato armi chimiche contro l’Ucraina, nello specifico cloropicrina. Per gli Stati Uniti il Cremlino ha usato “un’arma chimica” contro le forze di Kiev in violazione della Convenzione sulle armi chimiche. “Non è un incidente isolato”, scrive il Dipartimento annunciando sanzioni, con Mosca che risponde alle accuse: “Odiose e infondate”, ha infatti affermato Anatoly Antonov, ambasciatore russo a Washington.

Armi chimiche con cloropicrina nella guerra Russia-Ucraina

Armi chimiche contro l’Ucraina, gli Stati Uniti accusano la Russia di aver usato cloropicrina in Ucraina contro le forze di Kiev.

A renderlo noto il Dipartimento di Stato Usa in un comunicato: “La Russia ha usato l’arma chimica cloropicrina contro le forze dell’Ucraina”, evidenzia la nota, “in violazione della Convenzione sulle armi chimiche” del 1993, entrata in vigore nel 1997, che bandisce il loro utilizzo.


La devastazione su Odessa dopo i bombardamenti della Russia

Ancora in violazione della Convenzione, continua il Dipartimento, la Russia ha usato sostanze chimiche antisommossa “come metodo di guerra in Ucraina”, spiegando che l’utilizzo di tali mezzi “non è un incidente isolato”.

La condotta secondo gli Usa sarebbe funzionale a “sloggiare le forze ucraine dalle posizioni fortificate e ottenere vantaggi tattici sul campo di battaglia”.

Le forze ucraine accusano Mosca di aver usato granate ai gas lacrimogeni CS e CN, con un morto per soffocamento e 500 soldati trattati per l’esposizione a tali sostanze.

Sanzioni Usa contro la Russia per l’utilizzo di cloropicrina in Ucraina

Il Dipartimento di Stato Usa, nella nota che accusa la Russia di aver usato l’arma chimica cloropicrina in Ucraina, annuncia anche una serie di sanzioni su oltre 80 entità e individui russi.

Tra essi “tre entità governative associate ai programmi russi sulle armi chimiche e biologiche e quattro compagnie russe che hanno contribuito a tali entità”, oltre a “tre individui in connessione con la morte di Aleksey Navalny nella colonia penale IK-3″, aggiunge il comunicato.

“Il continuo disprezzo della Russia per gli obblighi verso la Convenzione”, si legge, “deriva dallo stesso schema usato per le operazioni di avvelenamento a Aleksey Navalny e Sergei e Yulia Skripal con gli agenti nervini Novichok“.

Cos’è la cloropicrina e perché può essere fatale

La cloropicrina, sostanza usata come arma chimica dalla Russia in Ucraina secondo un comunicato degli Stati Uniti, è una sostanza che può essere fatale se inalata.

Principalmente utilizzata come fumigante del terreno, è talvolta classificata come agente antisommossa (riot control agent, RCA, come si legge anche nel comunicato del Dipartimento di Stato Usa), ed è vietata dalla Convenzione sulle armi chimiche di cui la Russia è firmataria assieme ad altri 192 Paesi.

La cloropicrina è un liquido denso e dall’odore sgradevole, giallo pallido o verde chiaro, soffocante e lacrimogeno, preparato per la prima volta nel 1848 dal chimico scozzese John Stenhouse.

Uno dei primi utilizzi della cloropicrina risale alla Prima Guerra Mondiale, quando le forze tedesche usarono il gas contro le truppe Alleate.

La guerra in Ucraina intanto prosegue anche con altre armi: negli scorsi giorni la Russia ha bombardato pesantemente Odessa, uccidendo diverse persone e colpendo anche la sede dell’esercito ucraino nella città.

Fonte foto: Getty Images

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