Antonio Tajani convoca l'ambasciatore della Russia dopo la firma di Putin su trasferimento Ariston a Gazprom
Antonio Tajani convoca l'ambasciatore della Russia dopo la firma di Putin su trasferimento dell'italiana Ariston a Gazprom, controllata dal governo
Il ministro degli Esteri Antonio Tajani convoca l’ambasciatore della Russia dopo la firma del decreto di trasferimento alla statale Gazprom delle filiali russe dell’italiana Ariston da parte di Vladimir Putin. “Ho dato mandato al Segretario generale della Farnesina di convocare l’ambasciatore della Federazione russa in Italia”, scrive Tajani su X, dicendo di lavorare anche con Bruxelles e la Germania, interessata dallo stesso decreto per quanto riguarda Bosch.
- Tajani convoca l'ambasciatore della Russia in Italia dopo la firma di Putin su Ariston a Gazprom
- La firma di Vladimir Putin sul decreto per trasferire filiali russe di Ariston e Bosch a Gazprom
- La regola della Russia contro i paesi ostili e la nazionalizzazione di Danone e Carlsberg
Tajani convoca l’ambasciatore della Russia in Italia dopo la firma di Putin su Ariston a Gazprom
Filiali russe dell’italiana Ariston trasferite a Gazprom, dopo la firma di Putin il ministro degli Esteri Antonio Tajani convoca l’ambasciatore della Russia in Italia, lavorando con Bruxelles e la Germania anch’essa interessata dal decreto per Bosch.
“Ho dato mandato al Segretario generale della Farnesina di convocare l’ambasciatore della Federazione russa in Italia”, ha scritto oggi sabato 27 aprile su X il ministro degli Esteri Tajani dopo la notizia del trasferimento.
“Il Governo chiede chiarimenti sulla vicenda della nazionalizzazione dell’Ariston Thermo Group“, continua il ministro e vicepremier, continuando: “Al lavoro anche con Bruxelles, in raccordo con la Germania”.
“Dopo inattesa decisione Governo Russo su gestione di Ariston Thermo Group ho subito attivato la nostra Ambasciata e parlato con i vertici dell’azienda italiana”, aveva scritto ieri Tajani. “Il Governo italiano è al fianco delle imprese, pronto a tutelarle in tutti i mercati internazionali”.
La firma di Vladimir Putin sul decreto per trasferire filiali russe di Ariston e Bosch a Gazprom
La decisione di Tajani arriva dopo la firma di Vladimir Putin nelle scorse ore di un decreto per trasferire temporaneamente le filiali russe dell’italiana Ariston e della tedesca Bosch a Gazprom, gruppo controllato dal governo russo.
Nello specifico, il decreto riguarda Ariston Thermo Rus LLC, controllata da Ariston Holding, e BSH Household Appliances LLC, controllata da BSH Hausgerate GmbH.
Ariston Thermo Group è la società italiana proprietaria del marchio di apparecchi per riscaldamento e climatizzazione Ariston, e le sue filiali russe sono state trasferite a Gazprom Domestic System, società del gruppo statale Gazprom.
La regola della Russia contro i paesi ostili e la nazionalizzazione di Danone e Carlsberg
Il decreto su Ariston e Bosch è stato firmato in base a una regola dello scorso anno che permette al governo di sequestrare beni di aziende da Paesi “ostili”, come avvenuto per Danone e Carlsberg.
Dall’inizio della guerra infatti la Russia di Vladimir Putin ha posto i beni di diverse aziende occidentali sotto “gestione temporanea”, come ritorsione per le sanzioni contro le imprese russe.
Nel 2023 Putin aveva firmato un decreto per la nazionalizzazione delle filiali russe di Danone e Carlsberg, trasferendole all’agenzia federale per la gestione delle proprietà, Rosimushchestvo.