Angelina Jolie sulla guerra Israele-Hamas e la Striscia di Gaza: "Fossa comune, leader mondiali complici"
Angelina Jolie su Instagram denuncia la situazione a Gaza, diventata "fossa comune" con la complicità dei "leader mondiali": l'accusa dell'attrice
Oltre 9 mila morti nella Striscia di Gaza in meno di un mese. Il bilancio della guerra tra Israele e Hamas, che sta coinvolgendo milioni di civili stipati in quella che è una vera e propria prigione a cielo aperto, si fa sempre più drammatico. Tra le vittime ci sono tanti bambini e la situazione dei feriti, stimati in oltre 32 mila dal Ministero della Salute palestinese a giovedì 2 novembre, peggiora ora dopo ora. Sulla questione è intervenuta Angelina Jolie, attrice ed ex ambasciatrice Unhcr (agenzia Onu per i rifugiati, da cui si è dimessa lo scorso dicembre), che ha puntato il dito contro i leader politici mondiali, definendo Gaza una “fossa comune”.
L’accusa di Angelina Jolie su Instagram
Attraverso un post su Instagram che ha raccolto oltre 2,5 milioni di like in meno di 24 ore, l’attrice Angelina Jolie, sostenitrice di varie cause umanitarie, ha dichiarato che Gaza sta diventando una “fossa comune”, accusando i leader mondiali di complicità per non aver agito per imporre un cessate il fuoco nella guerra tra Israele e Hamas.
Jolie ha scritto che “questo è il bombardamento deliberato di una popolazione intrappolata che non può fuggire da nessuna parte. Gaza è stata una prigione a cielo aperto per quasi due decenni e sta rapidamente diventando una fossa comune”.
L’attrice ha sottolineato che “intere famiglie vengono uccise” e che il 40% delle vittime sono bambini: “Mentre il mondo sta a guardare e con il sostegno attivo di molti Governi, milioni di civili palestinesi (bambini, donne, famiglie) vengono puniti collettivamente e disumanizzati, mentre vengono privati di cibo, medicine e aiuti umanitari in violazione del diritto internazionale”, ha aggiunto.
Jolie ha poi sottolineato che “rifiutandosi di chiedere un cessate il fuoco umanitario e impedendo al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite di imporlo a entrambe le parti, i leader mondiali sono complici di questi crimini”.
La situazione a Gaza
La situazione a Gaza è drammatica.
Il Ministero della Salute locale ha diffuso il bollettino del 2 novembre: oltre 9 mila morti, tra cui circa 3 mila e 700 minori, e più di 32 mila feriti.
Ma non sono solo i missili a cancellare vite. Shared Al Banna, ragazza brasiliana rimasta bloccata a Gaza e in attesa di rimpatriare, ha dichiarato sui social che “se non siamo morti a causa dei bombardamenti, moriremo di fame“.
Questo perché gli aiuti umanitari scarseggiano: in città mancano cibo, acqua, benzina e soprattutto farmaci.
Nei giorni scorsi era diventato virale il video di un padre disabile che aveva mandato via da casa i figli, dicendo di non volere che morissero davanti ai suoi occhi.
Le dimissioni da ambasciatrice Unhcr
Angelina Jolie si è dimessa da inviata speciale dell’Unhcr (l’agenzia Onu per i rifugiati) nel dicembre 2022, dopo oltre 20 anni di collaborazione.
L’attrice ha infatti svolto oltre 60 missioni sul campo, accendendo i riflettori sulla condizione di milioni di persone.
Aveva iniziato a collaborare con l’Unhcr nel 2001, diventando inviata speciale nel 2012.