Andreea Rabciuc e i sospetti su Simone Gresti: dal messaggio sulla trave ai lividi, il punto sull'ex fidanzato
Chiuse le indagini sulla morte di Andreea Rabciuc: l'ex fidanzato Simone Gresti accusato di istigazione al suicidio e maltrattamenti in famiglia
Chiuse le indagini sulla morte di Andreea Rabciuc, la ragazza rumena 26enne scomparsa il 12 marzo del 2022 e il cui cadavere è stato ritrovato 22 mesi dopo in un casolare disabitato di Castelplanio (Ancona) situato a meno di un chilometro dal luogo in cui la giovane era stata vista l’ultima volta. L’ex fidanzato Simone Gresti, 46 anni, secondo la Procura è l’unico responsabile del decesso della 26enne. L’uomo è accusato di istigazione al suicidio e maltrattamenti in famiglia, non di omicidio.
- Morte di Andreea Rabciuc, le accuse formulate nei confronti di Simone Gresti
- Il punto sulla vicenda legale
- Dipendenza dalle droghe di Andreea e accuse di maltrattamenti contro Gresti
Morte di Andreea Rabciuc, le accuse formulate nei confronti di Simone Gresti
La ragazza si è tolta la vita impiccandosi dopo aver trascorso la serata tra l’11 e il 12 marzo 2022 assieme al compagno e ad un’altra coppia.
Gresti è l’ultima persona ad aver avuto a che fare con la vittima: secondo la versione del 46enne, quella sera c’è stata una lite con Andreea. Lui le aveva anche sottratto il cellulare e la ragazza se ne era andata via a piedi.
Per molto tempo la sua scomparsa è stata avvolta nel mistero. 22 mesi dopo la sparizione, il cadavere della giovane è stato rinvenuto in una stanza di un casolare lungo la strada Montecarottese, nel territorio di Castelplanio.
Il punto sulla vicenda legale
Probabilmente Gresti verrà rinviato a giudizio. In questi giorni gli è stata notificata la chiusura delle indagini dalla pm Irene Bilotta. Ad assistere legalmente il 46enne ci sono gli avvocati Emanuele Giuliani e Gianni Marasca.
La difesa avrà i tempi tecnici per presentare eventuali memorie difensive e l’indagato potrà chiedere di essere ascoltato dal magistrato. Va ricordato che Gresti si è sempre professato innocente.
La Procura accusa l’uomo di aver assunto um comportamento tale da spingere Andreea al suicidio. In un diario, scritto dalla ragazza, sarebbero state trovate alcune frasi che Gresti sarebbe stato solito ripeterle quando litigavano. “Ammazzati“, avrebbe tuonato più volte il 46enne.
Dipendenza dalle droghe di Andreea e accuse di maltrattamenti contro Gresti
Dalle indagini è inoltre emerso che la giovane aveva una dipendenza da sostanze stupefacenti che, stando alle accuse, Simone le procurava.
Sempre nel già citato diario, lei avrebbe scritto frasi relative alla sua volontà di suicidarsi, confidando di essere afflitta da un malessere provocato dalla relazione con Gresti.
Andreea avrebbe subito offese e percosse che sarebbero cominciate nell’estate del 2021 e sarebbero proseguite fino al giorno della scomparsa.
Stando alle accuse, lui le controllava il cellulare. Foto di lividi delle botte subite da Andreea dall’allora fidanzato sarebbero state mostrate alla madre di lei che avrebbe deciso di chiedere aiuto a un centro antiviolenza per interrompere la convivenza.
Inoltre, nel messaggio di addio, inciso su una trave di legno, la ragazza ha scritto: “Simone Gresti ragazzo a cui vorrò bene per sempre. Ha sempre saputo imporsi. Se mi lasciava il cellulare avrei chiamato mamma”.