Andrea Purgatori colpito da ischemie cerebrali: l'esito dei referti diffuso dagli avvocati, cosa succede ora
Arrivano le prime notizie degli esami autoptici condotti sulla salma di Andrea Purgatori: cosa è emerso
Andrea Purgatori, secondo le prime notizie trapelate dopo i primi risultati degli esami autoptici, sarebbe morto a causa di ischemie cerebrali.
- Cosa è emerso dai primi risultati degli esami autoptici
- L'indagine dei pm romani
- Quando si potrà tracciare un quadro clinico esaustivo sulle cause del decesso
Cosa è emerso dai primi risultati degli esami autoptici
“Quanto emerso finora dagli esami autoptici consolida le nostre tesi, ovvero che Purgatori sarebbe stato colpito da ischemie cerebrali”. È quanto riferiscono i legali della famiglia del giornalista. Il 6 settembre prossimo inoltre sono previste nuove perizie, ulteriore step degli accertamenti già avviati
“Rispetto a quanto riportato i legali della famiglia Purgatori fanno presente che solamente dopo il termine delle operazioni autoptiche sarà possibile confermare o smentire ogni ipotesi investigativa, comprese le ischemie”, hanno aggiunto gli avvocati che seguono il caso per i cari del reporter.
Dagli accertamenti eseguiti sulla salma, prima la Tac poi l’autopsia, si sta provando a capire se si può o meno escludere l’eventuale presenza di un’infezione.
L’indagine dei pm romani
Sul decesso del giornalista, i pm della Procura di Roma, dopo che la famiglia Purgatori ha presentato un esposto, hanno aperto un fascicolo nel cui registro degli indagati per omicidio colposo figurano due medici della clinica romana Pio XI.
I magistrati, nel condurre le indagini, hanno già ascoltato alcune persone. Altre, tra cui sanitari e conoscenti del reporter, saranno sentite a breve. Chi indaga vuole fare totale chiarezza sugli ultimi mesi di vita del giornalista e sulle cure che gli sono state somministrate lungo il decorso della malattia.
Quando si potrà tracciare un quadro clinico esaustivo sulle cause del decesso
Ora si resta in attesa dei risultati della Tac, dell’autopsia (condotta dal professore Luigi Marsella dell’Università di Tor Vergata) e dei prelievi effettuati per condurre gli esami anatomopatologici i cui esiti saranno disponibili non prima della fine di agosto.
Quindi tra circa un mese si avranno più elementi per avere per tracciare un quadro esaustivo e quindi per comprendere appieno le cause della morte del giornalista. La clinica Pio XI ha comunque sottolineato che Andrea Purgatori nella struttura “ha svolto solo accertamenti di diagnostica per immagini e una biopsia”.