Indagini sulla morte di Andrea Purgatori, disposto un esame specifico per chiarire le cause: cosa verrà fatto
I pm hanno disposto un esame oltre all'autopsia per chiarire le cause di morte di Andrea Purgatori: di cosa si tratta e quando verranno effettuati
La notizia della fulminante morte di Andrea Purgatori ha sorpreso il mondo del giornalismo, della televisione e del cinema, ma ancor di più lo ha fatto l’apertura di un indagine per chiarirne le cause. Gli inquirenti hanno disposto alcuni esami specifici per far luce sul mistero.
- Oltre all'autopsia i pm di Roma dispongono anche una tac
- Perché la tac è importante per l'indagine sulla morte di Andrea Purgatori
- Due indagati per la morte del giornalista di Atlantide
Oltre all’autopsia i pm di Roma dispongono anche una tac
Stando a quanto riportato nel pomeriggio di sabato 22 luglio 2023, per fare luce sulle vere cause della morte del giornalista Andrea Purgatori a chi indaga non basta l’autopsia.
I pm della Procura di Roma hanno infatti conferito incarico all’istituto di medicina legale del Policlinico di Tor Vergata per eseguire, oltre agli esami autoptici (mercoledì), anche una tac che verrà eseguita nella giornata di martedì.
Andrea Purgatori è scomparso mercoledì 19 luglio 2023
Da questa, si spera, emergerà senza ombra di dubbio la verità dietro alla sua morte, come richiesto dai familiari tramite una denuncia presentata dagli avvocati. Se non bastasse, verrà chiesta anche un’ulteriore consulenza.
Perché la tac è importante per l’indagine sulla morte di Andrea Purgatori
Secondo la famiglia, potrebbero esserci dei responsabili dietro la morte del volto di Atlantide e di tante inchieste della cronaca nera italiana. Come emerso già il giorno dopo la sua improvvisa scomparsa, il sospetto è che siano state fatte diagnosi sbagliate.
Come appreso dal comunicato diffuso dagli avvocati Gianfilippo Cau e i colleghi Alessandro e Michele Gentiloni Silveri, si teme che ad Andrea Purgatori siano state diagnosticate delle metastasi al cervello che in realtà non c’erano.
Il giornalista è stato poi sottoposto a una pesante radioterapia al cervello, trattamento che potrebbe aver portato all’omissione di cure effettivamente necessarie per trattare il tumore ai polmoni di cui soffriva.
Due indagati per la morte del giornalista di Atlantide
Nel registro degli indagati intanto sono finite due persone: si tratta di due medici della struttura di diagnostica che avrebbero rilevato le metastasi al cervello, secondo altri pareri medici invece “semplici” segni di ischemia.
L’ipotesi nei loro confronti è quella di omicidio colposo e il fascicolo è stato aperto dopo l’esposto della famiglia di Andrea Purgatori. L’avvocato dei due medici indagati, in riferimento al procedimento contro i suoi assistiti, ha dichiarato: “Rispettiamo il dolore della famiglia e rimaniamo in silenzio sicuri che gli accertamenti dimostreranno la correttezza dell’operato del professor Gualdi e del dott Di Biasi”.