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Anarchici rivendicano l'incendio delle auto delle Poste a Roma: l'azione legata al caso Cospito

L'azione è stata rivendicata dagli anarchici a distanza di poche ore dall'incendio, si tratterebbe del quarto episodio incendiario del 2023

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Claudio Carollo

GIORNALISTA

Classe ’88, è giornalista professionista dal 2017. Scrive di cronaca e attualità economico-politica, interessandosi nel tempo di tematiche sociali e sport. Ha collaborato con diverse testate nazionali, con esperienze anche in radio.

Le 16 auto delle Poste bruciate a Roma, nella notte tra venerdì e sabato scorso, sono state date alle fiamme dagli anarchici. L’incendio è stata rivendicato su Telegram ed è stata presentato come l’ennesimo attacco contro lo Stato collegato al caso dell’anarchico Alfredo Cospito, in sciopero della fame al 41 bis.

L’incendio delle auto delle Poste

L’incendio è scoppiato in un deposito delle Poste in viale Palmiro Togliatti, a Colli Aniene. Sedici auto parcheggiate sono andate improvvisamente a fuoco intorno alle 4 del mattino, richiedendo l’intervento dei Vigili del Fuoco per impedire che le fiamme si diffondessero negli edifici circostanti.

Come riportato da Repubblica, si tratta del quarto episodio incendiario dall’inizio del 2023, in cui vengono date alle fiamme auto di società partecipate o multinazionali.  Il 29 gennaio 5 auto aziendali della Telecom erano state bruciate nel parcheggio della sede di via Val di Lanzo, a Montesacro. Il 22 gennaio 3 auto di Poste, Italgas e Eni/Enjoy.

La rivendicazione degli anarchici

A distanza di poche ore dall’incendio è arrivata la rivendicazione degli anarchici: “Salutiamo il 150esimo giorno di sciopero della fame del nostro fratello e compagno Alfredo Cospito – si legge nella rivendicazione riportata da Adnkronos – regalandoci la gioia di attaccare con il fuoco le infrastrutture dello Stato Italiano, nello specifico abbiamo incendiato 16 macchine di proprietà delle Poste Italiane”.

Gli anarchici si dicono “fieri di aderire alla campagna di vendetta, contro l’abominio del 41 bis, l’ergastolo ostativo e la condanna a morte di Alfredo lanciata contro lo Stato Italiano”.

Il commento di Fratelli d’Italia

L’attacco è stato commentato dal capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera dei deputati, Tommaso Foti: “Dopo le devastazioni di Torino e, per ultimo, quelle di Milano e dopo le minacce agli esponenti di Fratelli d’Italia nelle scorse settimane, ora arriva la rivendicazione dell’incendio delle 16 auto delle Poste, avvenuto ieri per mano degli anarchici”.

“Questi annoiati perdigiorno provano a seminare distruzione e terrore nella nostra Nazione – ha dichiarato l’esponente della maggioranza. Tutte le forze politiche devono unirsi nel rispondere in maniera compatta e senza esitazioni, no alla violenza degli anarchici. Lo Stato non può cedere alle loro folli richieste”.

Tanta la paura dei residenti, che già nell’aprile del 2017 avevano visto un’azione analoga nello stesso parcheggio. “È la seconda volta che succede e non ne possiamo più – racconta uno degli abitanti del quartiere-. Le condutture del gas del nostro palazzo si trovano a pochi metri dall’incendio. Iniziamo a preoccuparci per la nostra sicurezza”. Anche sei anni fa ad andare a fuoco furono quindici auto delle Poste.

Fonte foto: ANSA

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