Alluvione a Valencia in Spagna, 158 morti e 120mila sfollati: secondo previsioni meteo Dana fa ancora paura
L'alluvione causata da Dana continua a fare vittime. Sale il bilancio: solo a Valencia 155 morti, ma anche 120mila sfollati e 360mila senza acqua
Sale a 158 il numero delle persone uccisa dall’alluvione a Valencia, mentre più di 120mila sono gli sfollati. Le squadre di soccorso continuano a cercare superstiti tra le macerie e il fango, mentre le autorità locali si preparano a dichiarare Valencia “zona catastrofica” per poter mobilitare aiuti straordinari. Le previsioni meteo indicano un rischio persistente di nuove piogge torrenziali che potrebbero aggravare una situazione già drammatica.
158 vittime dell’alluvione
Il Centro di coordinamento operativo integrato (Cecopi) ha confermato che il numero delle vittime dell’alluvione (nella sola regione di Valencia) è salito a 155, mentre altre 3 persone sono decedute in Andalusia e Castilla-La Mancha, portando il bilancio complessivo a 158 morti. Le squadre di soccorso continuano a cercare vittime tra le macerie e i detriti, in una corsa contro il tempo e contro fango e acqua.
Decine di persone risultano ancora disperse nel sud-est della Spagna, e il bilancio delle vittime potrebbe continuare a salire nei prossimi giorni. Le autorità spagnole stanno considerando di dichiarare la regione di Valencia “zona catastrofica” nel prossimo consiglio dei Ministri, come confermato dal ministro della Politica territoriale, Arcadi Espana Garcia.
L’impatto dell’alluvione non si è limitato a Valencia: le autorità spagnole hanno segnalato morti e dispersi in altre regioni. L’Ecuador ha comunicato che 7 dei suoi 8 cittadini dispersi sono stati ritrovati vivi.
Dana ancora pericolosa
Le previsioni meteo confermano che l’allerta per la perturbazione Dana non è terminata. L’Agenzia Statale della Meteorologia (Aemet) prevede forti piogge, che si concentreranno principalmente nell’Andalusia occidentale, nella valle dell’Ebro e sulle isole Baleari.
Le precipitazioni potrebbero estendersi anche al sud-ovest del Paese, aumentando il rischio di nuove inondazioni in aree già pesantemente colpite. Le variazioni delle temperature rispecchiano le condizioni meteorologiche estreme.
In gran parte della penisola iberica e nelle Baleari, venti provenienti da est aumenteranno di intensità sulle coste e nelle zone montuose, in particolare a Cadice e nelle Baleari, mentre nelle Canarie si attendono venti deboli. Gli esperti consigliano massima cautela, poiché Dana rappresenta ancora una minaccia reale per le regioni colpite dall’alluvione.
Oltre 360mila senza acqua
A seguito dell’alluvione, circa 366mila persone in una ventina di comuni restano senza accesso all’acqua potabile, mentre 50.000 abitanti sono ancora privi di elettricità. Il danno alle infrastrutture idriche ha impedito la pulizia delle strade e delle abitazioni, dove il fango ha ormai creato uno strato solido e difficile da rimuovere.
La situazione è ulteriormente aggravata dalle difficoltà nei collegamenti: le infrastrutture ferroviarie tra la Comunità Valenciana e Madrid, nonché con la Catalogna, hanno subito danni ingenti e richiederanno almeno due settimane per essere ripristinate. Inoltre, 150 arterie stradali e vari tratti dell’autostrada A7 restano interrotti, complicando ulteriormente gli interventi di soccorso e il transito di beni di prima necessità.
Oltre 1.200 soldati sono stati dispiegati nell’area, e il ministro dell’Interno Fernando Grande-Marlaska è atteso per monitorare personalmente l’emergenza. L’obiettivo primario delle autorità è garantire la distribuzione di acqua, cibo e medicinali alle popolazioni colpite, in uno sforzo di coordinamento che coinvolge sia il governo centrale che le autorità locali.