Alfredo Cospito trasferito dal carcere all'ospedale San Paolo di Milano: le sue condizioni
In sciopero della fame da quasi 4 mesi, l'anarchico Alfredo Cospito è stato trasferito dal carcere di Opera all'ospedale San Paolo di Milano
Alfredo Cospito è stato trasferito dal carcere di Opera all’ospedale San Paolo di Milano. Il ricovero dell’anarchico, che si trova al 41 bis e che sta portando avanti lo sciopero della fame da quasi 4 mesi, è stato disposto a scopo precauzionale su indicazione dei medici dell’istituto penitenziario.
Cospito trasferito all’ospedale San Paolo
Su disposizione del Dap, nel pomeriggio di sabato 11 febbraio Cospito è stato trasferito dal centro clinico del carcere milanese di Opera al reparto di medicina penitenziaria dell’ospedale San Paolo.
Secondo quanto riporta Ansa, l’esponente anarchico si trova ora in una delle camere dell’ospedale riservate ai detenuti in regime di 41 bis.
Il ricovero si è reso necessario in quanto Cospito, in sciopero della fame da quasi 4 mesi, oltre al cibo si rifiuta di assumere anche gli integratori.
Come sta Alfredo Cospito
Da quanto si è appreso, le condizioni di Alfredo Cospito sono ritenute ancora stabili ma si è preferito a scopo precauzionale di optare per il ricovero ospedaliero. Questo perché la sospensione anche degli integratori lo espone al rischio di una crisi cardiaca o di un edema cerebrale.
In giornata Alfredo Cospito era stato visitato dal dottor Andrea Crosignani, scelto dalla difesa per valutare le sue condizioni di salute. Il medico ha definito “complessivamente seria” la situazione, spiegando che “i parametri vitali tengono ma quando si arriva a questa situazione ci vuole veramente, veramente poco, perché la situazione precipiti”.
Cospito, ha aggiunto il medico, “è determinato ad andare avanti con la protesta. È lucido e cammina sulle proprie gambe”.
Anarchici in corteo: scontri con le forze dell’ordine
La notizia è arrivata mentre a Milano era in corso un corteo degli anarchici in solidarietà per Cospito e di protesta contro il 41 bis. Ci sono stati momenti di tensione quando le forze dell’ordine in assetto antisommossa hanno cercato di fermare il corteo creando un cordone di sicurezza e gli anarchici hanno tentato di sfondarlo.
Ci sono stati lanci di petardi, bombe carta, sassi e bottiglie, ai quale le forze dell’ordine hanno risposto con l’uso di lacrimogeni e cariche di alleggerimento.
Sei poliziotti sono stati feriti e sono dovuti andare al pronto soccorso per essere medicati. Undici persone sono state accompagnate in questura per essere identificate.