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Alessia Pifferi, la madre della bimba morta di stenti è stata picchiata in carcere: cosa è successo

La madre di Diana, la bimba morta di stenti perché lasciata sola a casa, sarebbe stata picchiata in carcere: le ultime su Alessia Pifferi

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Cristiano Bolla

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista esperto di cinema, televisione, nuovi media e spettacolo, scrive anche di cronaca e attualità. Laureato in Scienze e Tecnologie delle Arti e dello Spettacolo con Master in Drammaturgia e Sceneggiatura, ha lavorato per diverse produzioni prima di muovere i primi passi nelle redazioni di testate giornalistiche di Torino e Milano. Attualmente collabora anche con importanti riviste di settore.

Emergono novità su Alessia Pifferi, la madre della bimba Diana di 16 mesi lasciata morire di stenti. La donna sarebbe stata picchiata in carcere da altre detenute, secondo quanto riferisce l’avvocato. Intanto, è stata negata una nuova perizia psichiatrica.

Alessia Pifferi picchiata in carcere

A riferire il retroscena dal carcere di San Vittore a Milano è Solange Marchignoli, avvocato di Alessia Pifferi. La 36enne accusata dell’omicidio volontario della piccola Diana sarebbe stata aggredita.

Al Corriere della Sera, il legale ha rivelato che i fatti risalgono ad una settimana fa, dopo la prima udienza in tribunale: Alessia Pifferi, stando al racconto, stava raggiungendo una suora quando sarebbe stata assalita da altre detenute.

Una foto di Diana Pifferi, mostrata durante i funerali della bambina

Queste, l’avrebbero presa a schiaffi e le avrebbero tirato i capelli: ora la Pifferi, che nel carcere si trova in isolamento anche per evitare ritorsioni nei suoi confronti, avrebbe molta paura.

Rigettata la nuova perizia

Nel frattempo, nella giornata di ieri – lunedì 3 ottobre 2022 – è arrivata anche la decisione del giudice per le indagini preliminari Fabrizio Filice riguardante la nuova perizia psichiatrica richiesta nei confronti di Alessia Pifferi.

L’istanza avanzata dalla difesa è stata rigettata: per il giudice non c’è “nessun disagio, Alessia Pifferi si è sempre dimostrata consapevole, orientata e adeguata”. Non la pensano così i legali della madre di Diana.

L’avvocata Marchignoli ha specificato al Corriere che la perizia non è stata richiesta per valutare se la Pifferi sia o meno capace di intendere e di volere, ma perché “dubitiamo invece della sua capacità di comprendere, di elaborare il pensiero”.

Dai verbali, inoltre, qualcosa non tornerebbe secondo i legali della donna: “Emerge un linguaggio che Alessia Pifferi non è in grado di produrre“.

La terribile morte di Diana Pifferi

La vicenda della piccola Diana ha profondamente scioccato l’Italia. Il 14 luglio 2022 Alessia Pifferi avrebbe lasciato Milano per spostarsi dal compagno, in provincia di Bergamo. Tuttavia, per farlo avrebbe lasciato sola a casa la bambina nata a gennaio del 2021.

Secondo quanto emerso e imputato alla donna, avrebbe lasciato alla figlia un biberon con del sedativo e se ne sarebbe andata per 6 giorni. Diana Pifferi è morta di stenti e ora la madre è accusata di omicidio volontario aggravato.

Durissime le parole della madre di Alessia, che l’ha definita un mostro, così come hanno destato clamore le chat ritrovate sul telefono della donna. Un orrore costato la vita ad una bimba di 16 mesi.

Fonte foto: IPA

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