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Alessandro Orsini rimosso dall'Osservatorio della Luiss: "Non sarà più direttore". L'annuncio

Il professor Orsini, noto per le sue "sparate" filo-Putin in tv, è stato rimosso dall'Osservatorio sulla sicurezza internazionale della Luiss

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Alessandro Orsini è stato rimosso dall’Osservatorio sulla sicurezza internazionale della Luiss. Ormai da due mesi crescevano gli imbarazzi tra gli accademici a seguito delle uscite filo-Putin di Orsini in alcuni programmi televisivi.

Alessandro Orsini rimosso dall’Osservatorio sulla sicurezza internazionale

Alessandro Orsini, professore associato di Sociologia del terrorismo internazionale alla Luiss, è stato rimosso dall’Osservatorio sulla sicurezza internazionale.

L’ultima uscita di Orsini che ha molto fatto discutere in televisione è quella di venerdì sera su Hitler. Ospite sul canale Nove, Orsini ha parlato del dittatore quasi giustificandolo, spiegando che “quando invase la Polonia non voleva la Seconda Guerra Mondiale”.

L’annuncio della Luiss: “Orsini non verrà rinnovato”

L’ateneo romano della Luiss ha emesso una nota, come riporta il Corriere della Sera, in cui ha annunciato la rimozione di Orsini: “La Luiss comunica che l’accordo di collaborazione con Eni per la realizzazione dell’Osservatorio sulla Sicurezza internazionale, affidato dall’Ateneo al Professor Alessandro Orsini, è giunto a scadenza da circa due mesi e non verrà rinnovato”.

“Per questa ragione, i canali di comunicazione dell’Osservatorio, incluso il sito internet ‘Sicurezza internazionale’ da oggi non sono più attivi”, ha spiegato l’ateneo.

Alessandro Orsini

Cosa ha detto Orsini e perché è stato rimosso dall’Osservatorio della Luiss

Venerdì sera, nel corso del suo intervento durante la trasmissione Accordi&Disaccordi sul Nove, Orsini ha scatenato un putiferio sul web. Ricostruendo le cause della Seconda Guerra Mondiale, il professore ha detto che “Hitler invase la Polonia senza l’intenzione di far scattare” il conflitto.

“Il primo settembre del ’39 la Germania invase la Polonia e poiché Inghilterra e Francia si erano alleate con la Polonia si creò un effetto domino, a cui Hitler non aveva interesse…”, ha aggiunto.

Le sue parole, secondo alcune interpretazioni, avrebbero costituito la goccia che ha fatto traboccare il vaso.

Già lo scorso 4 marzo scorso, infatti, quando il “fenomeno Orsini” era appena scoppiato, la Luiss aveva deciso di prendere posizione esprimendo “piena solidarietà al popolo ucraino” e invitando “chi ha responsabilità di centri di eccellenza come l’Osservatorio sulla Sicurezza internazionale ad attenersi al rigore scientifico dei fatti, senza lasciar spazio a pareri di carattere personale che possano inficiare la reputazione dell’ateneo”.

Fonte foto: ANSA

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