Alessandro Borghi a Belve parla della sindrome di Tourette: cos'è e come ha scoperto di averla
Nel corso dell'intervista a Belve (Rai 2), Alessandro Borghi ha parlato anche della sindrome di Tourette, disturbo neurologico di cui soffre
Ospite della puntata di Belve (Rai 2) nella serata di martedì 9 aprile, Alessandro Borghi si è raccontato a 360 gradi, offrendo uno sguardo approfondito sulla sua vita e sulla sua sfera privata. Confidandosi con la conduttrice Francesca Fagnani, l’attore – fresco del successo della serie Netflix Supersex – ha parlato anche della sindrome di Tourette, disturbo neurologico di cui soffre.
- Alessandro Borghi ospite a Belve
- L'attore e la sindrome di Tourette
- Cosa è la sindrome di Tourette
- Le cause
Alessandro Borghi ospite a Belve
L’intervista ha offerto diversi spunti sulla personalità e sulla vita dell’artista romano, che ha affrontato vari temi: dalla gestione del successo alla perdita della privacy.
Tanti gli aneddoti personali. In particolare i ricordi d’infanzia legati alla periferia romana, che ha forgiato in maniera determinante il suo carattere, ma anche la relazione con la moglie Irene Forti.
Proprio quest’ultima, come ricordato da Fagnani, è stata la prima a rendersi conto che l’attore forse soffriva della sindrome di Tourette, in quanto psicologa. Borghi aveva già parlato di questa malattia in passato e in una puntata del Bsmt, il podcast di Gianluca Gazzoli.
“Prima pensavo che fossero dei tic – ha raccontato l’ospite – li avevo già da molto piccolo e i medici forse non avevano neppure gli strumenti per valutare la malattia. Dopo la diagnosi mi sono sentito molto libero, anche di farla vedere per incoraggiare gli altri a mostrarla. Io sono fortunato perché è una forma lieve e parlarne è importante”.
L’attore e la sindrome di Tourette
In passato Alessandro Borghi aveva parlato della sindrome di Tourette come di una patologia “post-traumatica”.
A Belve ha tenuto a precisare che “in realtà non è così. Io lo pensavo perché pensavo fossero dei tic, ma in realtà è neurologica, come lo starnuto”.
Ai suoi tic, ha spiegato, dà il significato di una reazione neurologica al rapporto “con il mio corpo, che è complesso, di uno che è stato cicciottello ma è dimagrito, e fatica ancora a dimagrire con un lavoro che chiede in continuazione di perdere e prendere 20 kg. Secondo me il mio corpo ad un certo punto mi ha anche un po’ abbandonato e ho faticato a riprendere le redini”, ha concluso.
Cosa è la sindrome di Tourette
La sindrome di Tourette è un disturbo neurologico caratterizzato dalla presenza di tic motori e fonatori (alle volte cronici), la cui gravità può variare da lievi a invalidanti. Esordisce nell’infanzia ma spesso scompare nel corso dell’adolescenza.
Questi tic possono essere di tipo motorio o fonico e sono inquadrati in un perimetro comportamentale ossessivo, ripetitivo.
La condizione, infatti, si accompagna spesso al disturbo ossessivo-compulsivo o al disturbo da deficit di attenzione e iperattività (ADHD), come evidenziato dall’Istituto Superiore di Sanità.
Le cause
Ad oggi non sono note le cause scatenanti della sindrome di Tourette. Tuttavia, è “verosimile che siano in gioco sia fattori genetici che ambientali”, come sottolinea l’Ospedale Bambino Gesù di Roma. La condizione tende infatti a essere famigliare, quindi è verosimile un coinvolgimento dell’ereditarietà.
Secondo l’Iss, inoltre, sarebbe coinvolta una parte del cervello chiamata “gangli della base”, composta da un gruppo di neuroni legati al movimento. Il malfunzionamento di questi neuroni e l’alterazione di processi che coinvolgono i neurotrasmettitori potrebbero essere collegati alla sindrome.
Un recente studio condotto da scienziati della Scuola di Medicina dell’Università di Washington ha messo al confronto il cervello di circa 100 bambini affetti da questa condizione con quello di altrettanti “sani”: è emersa una differenza significativa nelle concentrazioni di sostanza grigia e bianca. La prima è maggiore e la seconda è inferiore nei giovani pazienti con Tourette.