Alessandro Borghese: "Lavorare non significa essere pagati per forza". Pioggia di critiche sui social
Il cuoco Alessandro Borghese ha rilasciato alcune dichiarazioni sui giovani e il lavoro, che non sono piaciute agli utenti dei social network
L’avvento della pandemia ha costretto milioni di italiani a rivalutare i propri spazi e tempi in relazione all’attività lavorativa. C’è chi ha trovato nello smart working una forma più consona alla propria routine, chi invece non vedeva l’ora di tornare in ufficio; ma c’è anche chi, dopo aver riscoperto il valore del proprio tempo, ha scelto di rinunciare alla forsennata ricerca di un lavoro, in attesa di un’occasione che si sposi meglio con le proprie esigenze personali.
Alessandro Borghese: “Fatico a trovare nuovi collaboratori”
Una tendenza che si è osservata in diversi ambiti, e in modo particolare in quello della ristorazione. Alessandro Borghese, noto cuoco e conduttore televisivo, ha affermato in un’intervista del Corriere della sera di fare fatica a trovare nuovi dipendenti e collaboratori.
Questo perché, a suo dire, i ragazzi di oggi “hanno capito che stare in cucina o in sala non è vivere dentro a un set”, che bisogna essere molto devoti al lavoro, anche a costo di fare qualche sacrificio.
“Vuoi diventare Alessandro Borghese? Devi lavorare sodo – ha detto il cuoco – a me nessuno ha mai regalato nulla. Mi sono spaccato la schiena, io, per questo lavoro che è fatto di sacrifici e abnegazione”. A proposito, ecco la nostra scheda sulla vita e la carriera di Alessandro Borghese.
Alessandro Borghese: “Lavorare per imparare non significa essere per forza pagati”
Sempre secondo il parere di Borghese, i giovani “preferiscono tenersi stretto il fine settimana per divertirsi con gli amici. E quando decidono di provarci, lo fanno con l’arroganza di chi si sente arrivato. E la pretesa di ricevere compensi importanti. Da subito”.
“Sarò impopolare – ha chiosato lo chef – ma non ho alcun problema nel dire che lavorare per imparare non significa essere per forza pagati“.
Alessandro Borghese, pioggia di critiche sui social
Queste frasi hanno inevitabilmente sollevato l’indignazione su Twitter, dove molti utenti hanno criticato le parole di Borghese. In particolare, c’è chi sottolinea che Alessandro Borghese, essendo figlio dell’attrice Barbara Bouchet e di un imprenditore, non abbia riscontrato le stesse difficoltà di tante altre persone, che non hanno parenti famosi o denaro da investire in prestigiose formazioni.
Su Twitter c’è poi chi fa notare che Borghese si è diplomato all’American Overseas School of Rome, le cui rette d’iscrizione vanno dai 10mila ai 25mila euro, a seconda del grado scolastico. Un “privilegio” non proprio alla portata di tutti.
Tra gli utenti di Twitter, c’è chi commenta così le parole di Borghese: “Con uno che ragiona così non lavorerei manco pagata a peso d’oro, io”. E ancora: “Il ristorante non è un tempio, l’ufficio di molti neppure. Il lavoro va remunerato adeguatamente, per vivere, specie laddove l’imprenditore ha i mezzi per farlo”.