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CRONACA NERA

Aggredito a Pisa al pronto soccorso senza motivo da uno sconosciuto, 79enne morto dopo giorni di agonia

È morto il 79enne aggredito senza motivo al pronto soccorso di Pisa, disposta l'autopsia: era in coma per un trauma cranico

Pubblicato:

Luca Mastinu

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista, scrive di cronaca nera e attualità. Muove i primi passi nel fact checking per poi appassionarsi al mondo dell'informazione. Collabora con altre testate e siti web, esperto di musica.

Un tragico epilogo: il 79enne aggredito al pronto soccorso dell’ospedale di Pisa è morto. Un tremendo destino per una altrettanto tremenda e sciagurata coincidenza degli eventi. Il suo corpo è stato trasportato presso il dipartimento di medicina legale. L’uomo era stato aggredito senza motivo da uno sconosciuto. Per l’aggressore, ora in carcere, potrebbe cambiare il tipo di reato contestato.

È morto il 79enne aggredito al pronto soccorso

Venerdì 15 novembre i medici dell’ospedale di Pisa hanno dovuto comunicare il decesso del 79enne ai suoi familiari. La tragedia è iniziata il 7 novembre, quando la vittima si è ritrovata catapultata dal semplice ruolo di visitatore della moglie ricoverata a degente in gravi condizioni.

Dopo quasi 10 giorni di lotta tra la vita e la morte, purtroppo la seconda ha avuto il sopravvento. L’uomo era ricoverato nel reparto di neurochirurgia per il grave trauma cranico causato dall’aggressione.

È morto il 79enne aggredito senza motivo al pronto soccorso di Pisa da uno sconosciuto. Era all’ospedale per assistere la moglie che si era sentita male. Disposta l’autopsia

Come riporta Repubblica, il corpo è stato trasportato presso l’istituto di medicina legale dove verrà svolta l’autopsia. I reati contestati contro l’aggressore, visto il tragico epilogo, potrebbero essere rimodulati.

Il 79enne si chiamava Giorgio Tani e viveva a San Giuliano Terme, dove si occupava giorno e notte della moglie disabile al 100%.

L’aggressione all’ospedale di Pisa

I fatti risalgono al 7 novembre. Quel giorno la moglie di Giorgio Tani si era sentita male, per questo il 79enne l’aveva accompagnata all’ospedale insieme al loro figlio.

Il pensionato si trovava nella sala d’attesa e aspettava che il figlio recuperasse la macchina dal parcheggio per tornare a casa. In quel momento è scattata l’aggressione. Un uomo di 47 anni di origini romene, trasportato al pronto soccorso dal 118 perché in forte stato di agitazione dovuta all’assunzione di alcol, lo ha spinto e lo ha fatto rovinare sul pavimento. L’anziano ha battuto violentemente la testa procurandosi un trauma cranico.

L’aggressore, già noto alle forze dell’ordine per altri episodi di violenza, è stato rintracciato l’indomani mattina sempre nei dintorni dell’ospedale. Lo scrive La Nazione. Il 47enne si è scagliato contro l’anziano senza motivo, come spiegato dai testimoni e come documentato dalle telecamere di videosorveglianza. Attualmente l’aggressore si trova detenuto presso il carcere Don Bosco di Pisa.

Le violenze negli ospedali

L’episodio si aggiunge alla lunga lista di aggressioni che si consumano all’interno degli ospedali con numeri che parlano di emergenza. Quando le vittime non sono i pazienti, a subire violenze è il personale medico.

L’11 novembre Rosarino Procopio, primario del pronto soccorso dell’ospedale di Lamezia Terme, è stato colpito con un manganello da un uomo contrariato per le dimissioni disposte per una sua parente.

Il 13 ottobre, invece, al Cervello di Palermo un’infermiera è stata aggredita dal padre di un paziente, sempre per futili motivi. Queste vicende hanno portato i sindacati Fials (Federazione Italiana Autonomie Locali e Sanità) a chiedere che vengano “urgentemente adottate misure estreme per scoraggiare questi assurdi momenti di violenza negli ospedali”.

Fonte foto: iStock

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