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Afghanistan, tre esplosioni in una scuola di Kabul: morti e feriti, l'Isis dietro agli attentati

Terrore a Kabul, tre esplosioni in una scuola superiore: morti e feriti, il bilancio è drammatico

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato: Aggiornato:

Terrore tra i banchi. A Kabul, in Afghanistan, si sono registrate tre esplosioni nella mattinata di martedì 19 aprile vicino ad alcune scuole. Secondo quanto riferito dalla polizia, gli attentati avrebbero causato un numero ancora imprecisato di morti e feriti. Il portavoce, Khalid Zadran, ha scritto su Twitter che le esplosioni sono avvenute nella scuola superiore Abdul Rahim Shahid e “hanno causato vittime tra i nostri fratelli sciiti”. Nel quartiere abita una folta comunità Hazara. Gli attentati sono stati rivendicati dall’Isis.

Kabul, almeno 25 morti a causa di tre esplosioni in una scuola maschile

Il primo bilancio è di almeno 25 persone uccise a causa di tre esplosioni avvenute nella scuola superiore Abdul Rahim Shahid, istituto maschile. Lo riferisce l’agenzia Aamak News, citata dalla russa Tass, così come l’ong Afghanistan Rights Watch.

Il maggior numero di vittime si è registrato dopo due esplosioni consecutive fuori dalla scuola, che si trova nella parte occidentale di Kabul.

Khalid Zadran, portavoce della polizia talebana di Kabul, ha detto che ci sono state tre esplosioni nella zona ovest della capitale dell’Afghanistan, tutte nei pressi dell’istituto.

Kabul, tre esplosioni in una scuola: il bilancio di Emergency

L’ospedale locale di Emergency ha ricevuto “finora 10 feriti”, “tutti tra i 16 e 19 anni. Un’altra vittima era morta all’arrivo”. Ha scritto l’organizzazione su Twitter.

Vari minori sono stati colpiti dalle esplosioni, avvenute in sequenza dentro la scuola secondaria Abdul Rahim Shaheed, nel quartiere Dasht-e-Barchi, e in un altro centro educativo ad alcuni chilometri di distanza.

Kabul, esplosioni nella scuola rivendicate: sospetti sull’Isis

Gli attentati sarebbero da ricondurre all’Isis. Lo Stato islamico avrebbe deciso di causare tre esplosioni per colpire i residenti del quartiere che appartengono alla comunità Shi’a Hazara: come spiega La Stampa, si tratta di una minoranza etnica e religiosa che è spesso presa di mira da gruppi militanti sunniti, compreso l’Isis.

Non c’è stata alcuna rivendicazione immediata di responsabilità per l’attacco.

I talebani affermano da tempo di aver messo al sicuro l’Afghanistan da quando hanno preso il potere ad agosto, ma funzionari e analisti internazionali sostengono il contrario: c’è il rischio che l’Isis continui a compiere tanti altri attentati.

Fonte foto: ANSA

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