Addio a Bice Gullotta, l'81enne scappata dalla Rsa di Faenza per rivedere il mare: morta a Roma per un infarto
Bice Gullotta, l'anziana fuggita da una Rsa di Faenza, è morta a causa di un infarto: la sua storia aveva commosso l'Italia
È morta Salvatrice Gullotta, detta Bice, l’anziana di 81 anni che ad aprile 2023 era scappata da una Rsa di Faenza per rivedere il mare di Bellaria. La donna, che aveva avviato una battaglia legale per cercare di riottenere la propria autonomia, è deceduta in ospedale a Roma a causa di un infarto.
Addio a Bice Gullotta
Ad annunciare la morte di Bice Gullotta è stato il suo avvocato, Giuliano Lelli Mami, in un lungo post su Facebook. Il legale, ricordando la donna, ha svelato che l’81enne è morta il 23 febbraio 2024 in ospedale a Roma.
L’anziana, che si trovava ricoverata in struttura già da qualche giorno, è morta a causa di un infarto.
“Conservo con affetto il ricordo dell’ultima volta in cui l’ho vista quando dopo avermi abbracciato mi ha detto, commossa, ‘Sono Felice. Tu sei mio Figlio. Ti voglio bene'” il ricordo del legale.
La fuga per rivedere il mare
Bice Gullotta è balzata agli onori della cronaca lo scorso aprile, quando il suo caso ebbe risalto sulla stampa nazionale dopo la fuga dalla Rsa di Faenza che la ospitava. La donna, che voleva rivedere il mare di Bellaria, sulla riviera romagnola, luogo al quale era affezionata e in cui era solita trascorrere le vacanze fin da bambina, aveva preso un treno per scappare via dalla casa di riposo.
Un piano ben congegnato da parte dell’anziana, che giunta in riviera aveva chiesto aiuto a una parrocchia raccontando tutto quello che non andava nella residenza per anziani. Dalle “minestrine annacquate, mele cotte e prosciutto di cent’anni fa” per arrivare agli altri ospiti che di notte “gridano invocando la madre o gli angeli”, quella di Bice a Faenza era diventata una permanenza da incubo.
La battaglia legale e la libertà
Ma l’arrivo dei carabinieri, allertati dalla Rsa, aveva posto fine alla fuga di Bice. Ma la donna non si è arresa, avviando una battaglia legale per cambiare amministratore di sostegno e riottenere la propria libertà.
Un traguardo raggiunto, perché nonostante la corsa a ostacoli intrapresa di recente Bice aveva ricevuto l’autorizzazione del giudice al trasferimento, almeno provvisorio, a Roma, dove dopo il periodo di prova nella sistemazione abitativa della Capitale in cui era sempre assistita, l’81enne aveva potuto lasciare definitivamente struttura per anziani.