A Perugia una donna porta l'amico in ospedale ma è già morto: il mistero sul cadavere di Alessandro Noccioli
Mistero a Perugia, dove una donna ha portato in ospedale il corpo di un amico, un 49enne arrivato già morto: sono ancora molti i dubbi sulla vicenda
Una donna si presenta in ospedale portando un amico, un uomo di 49 anni, già morto. È iniziato così a Perugia il mistero sul decesso di Alessandro Noccioli, sul quale sono ora al lavoro le forze dell’ordine. Iniziati sequestri e perquisizioni, in attesa dell’autopsia, che potrebbe fornire preziosi indizi su un caso ancora tutto da decifrare.
Il mistero dell’uomo morto a Perugia
Intorno alle ore 11 della mattinata di sabato 9 marzo 2024, una donna è arrivata in auto al pronto soccorso dell’ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia, in Umbria.
Con lei, all’interno della vettura, era presente un uomo, adagiato su uno dei sediolini. Era già morto. Si trattava del 49enne Alessandro Noccioli, residente nella zona di espansione di Assisi, dov’era anche conosciuto e benvoluto.
Al loro arrivo, il personale medico non ha potuto fare altro che constatare la morte dell’uomo e segnalare il tutto alle forze dell’ordine e alla Procura, che ha poi affidato le indagini sul caso alla squadra mobile della Polizia di Perugia.
Le indagini della Polizia
Secondo le prime ricostruzioni effettuate dagli agenti al lavoro sul caso, la sera di venerdì 8 marzo Alessandro Noccioli era vivo e si trovava in un bar di Assisi insieme ad alcuni amici, ai quali avrebbe detto che si sarebbe spostato a casa di amici.
L’uomo sarebbe quindi andato a casa dell’amica, dove sarebbe rimasto a dormire. La donna avrebbe passato la notte in una stanza differente, e al suo risveglio avrebbe fatto la tragica scoperta.
C’è quindi da capire perché la donna, invece di chiamare direttamente in soccorsi, avrebbe deciso di caricare il corpo dell’amico nell’automobile e di portarlo in ospedale, per di più a Perugia e non ad Assisi. Ma questo è solo uno dei punti ancora da chiarire della vicenda.
Il cordoglio del sindaco di Assisi
In attesa dei risultati dell’autopsia, che il sostituto procuratore Annamaria Greco dovrebbe disporre oggi, la Polizia ha già provveduto a sequestrato lo smartphone e alcuni indumenti dell’uomo. Effettuata anche una perquisizione presso il domicilio del 49enne, ad Assisi.
In attesa di avere nuove informazioni e chiarimenti sul caso, il sindaco di Assisi, Stefania Proietti, insieme all’amministrazione comunale, ha espresso il proprio cordoglio per la morte del 49enne: “Ci stringiamo attorno a tutta la famiglia di Alessandro, in particolare al papà Franco, alla mamma Titti e alla sorella Barbara, ai tanti amici e conoscenti”.
“Una comunità intera toccata in queste ore da un immenso dolore. La nostra vicinanza vuole essere di conforto per la tragica perdita di una giovane vita” ha poi concluso il sindaco, che proprio pochi giorni fa aveva incontrato Alessandro Noccioli negli uffici comunali.