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A Mariupol la tregua dalla guerra non regge, la denuncia: "I russi bombardano, evacuazione rimandata"

Il vicesindaco della città ucraina ha denunciato che "non c'è nessun cessate il fuoco". Medici senza frontiere: "La città è senz'acqua"

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Sarebbe dovuto essere il giorno della tregua temporanea per avviare l’evacuazione della popolazione civile dalle città di Mariupol e Volnovakha. Invece, la denuncia che arriva dal sindaco della prima città sembra andare in un’altra direzione: corridoio umanitario rimandato “per motivi di sicurezza” perché le forze russe “continuano a bombardare”, ha scritto su Telegram la municipalità. La vicepremier Ucraina, Iryna Vereshchuk ,ha spiegato che il piano è quello di evacuare 200 mila persone.

Guerra Ucraina, la tregua per evacuare Mariupol e Volnovakha

Per questa mattina, sabato 5 marzo, è stata concordato un cessate il fuoco per permettere la creazione di corridoi umanitari ed evacuare la popolazione civile dalle città di Mariupol e Volnovakha. La tregua è partita alle 10 ora locale, le 8 in Italia, e dovrebbe durare 4 o 5 ore.

“A Mariupol e a Volnovakha sono in fase di preparazione per l’apertura i corridoi umanitari per l’evacuazione, e si stanno formando file per chi vuole lasciare le città”, ha fatto sapere con un tweet Mykhailo Podoliak, consigliere del presidente Volodymyr Zelensky.

Guerra Ucraina, il vicesindaco di Mariupol: “Tregua violata”

Secondo quanto denunciano le autorità locali di Mariupol, però, la tregua non sarebbe stata rispettata. “I russi stanno continuando a bombardarci e a usare l’artiglieria. Non c’è nessun cessate il fuoco a Mariupol e nemmeno lungo la strada”, ha sottolineato il vicensindaco Serhiy Orlov all’emittente televisiva britannica Bbc.

Poi ha aggiunto: “I nostri civili sono pronti a scappare ma non possono farlo sotto le bombe”. Per questo le autorità locali hanno chiesto a tutta la popolazione di tornare presso i rifugi.

Guerra Ucraina, la testimonianza di Msf: “Siamo senza acqua”

Questa mattina Medici senza frontiere ha diramato la testimonianza di alcuni membri dello staff che sono ancora presenti nei rifugi di Mariupol con le loro famiglie. “La situazione oggi è la stessa dei giorni scorsi. Questa notte i bombardamenti sono stati più intensi e ravvicinati. Ieri abbiamo raccolto neve e acqua piovana per avere un po’ di acqua”, hanno scritto.

“Abbiamo cercato di prendere l’acqua nei punti di distribuzione ma la coda era enorme. Volevamo anche avere del pane ma non sono chiari gli orari e i luoghi di distribuzione. Secondo alcuni racconti, diversi negozi di alimentari sono stati distrutti dai missili e i beni rimanenti sono stati presi dalle persone in disperato bisogno”.

E ancora: “Non c’è ancora elettricità, acqua, riscaldamento e la connessione per i telefoni cellulari. Nessuno ha ancora sentito parlare di evacuazione. Le farmacie hanno finito le medicine”.

Profughi ucraini in fuga verso la Moldavia.

Guerra Ucraina, direttrice di Msf: “Servono passaggi sicuri”

Christine Jamet, direttrice delle operazioni di Msf, ha chiesto oggi passaggi sicuri per permettere ai civili, tra cui anche lo staff MSF e le loro famiglie, di uscire da Mariupol. Le persone sono rimaste bloccate nella città, dove la guerra è arrivata talmente all’improvviso che molti non sono riusciti a fuggire.

Questa la sua dichiarazione: “I civili non possono rimanere bloccati in zona di guerra. Le persone che cercano sicurezza devono poter fuggire senza la paura di essere coinvolte nelle violenze”.

Fonte foto: Ansa

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