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Ucraina, adesso è allerta profughi: "Danni incalcolabili a tutta l'Europa se continua la guerra", parla Grandi

Sono almeno un milione e mezzo i rifugiati scappati dalle bombe russe in Ucraina, ma l'Europa potrebbe presto avere difficoltà nell'accoglienza

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato il:

Circa un milione e mezzo di profughi hanno lasciato l’Ucraina dopo solo 8 giorni dall’inizio del conflitto scatenato dalla Russia. Lo conferma Filippo Grandi, alto commissario delle Nazioni Unite per i rifugiati. “Sì, questi sono i conteggi. Sono appena arrivato a Palanca, la frontiera tra la Moldavia e l’Ucraina, e vedo un afflusso impressionante, una valanga umana che entra ed esce dalla dogana ogni minuto”, ha spiegato nel corso di un’intervista a Repubblica.

La crisi umanitaria dell’Ucraina è tra le più importanti del Dopoguerra

“La crisi dell’Ucraina è una delle più importanti del Dopoguerra, cresce a una velocità impressionante e parte dall’Europa per approdare in Europa. Un momento unico e storico per il nostro continente. Neppure gli spostamenti causati dalla guerra in Jugoslavia avevano raggiunto queste dimensioni”, ha sottolineato.

Anche i russi stanno lasciando l’Ucraina. “Dal Donbass c’è un movimento in corso. Alcune autorità hanno evacuato per tempo la popolazione, ucraina e russa, e quando sono iniziate le ostilità quest’ultima ha abbandonato paesi e piccole città per rientrare in patria. Era già successo dopo l’inizio degli scontri, nel 2014. Stimiamo qualche decina di migliaia di persone, ma il governo russo non ci dà questi dati“.

Perché l’emerganza profughi potrebbe danneggiare l’Europa

L’Unione Europea ha deciso di offrire protezione generalizzata ai rifugiati in tutto il continente. Si tratta di una misura “temporanea. Tutti gli ucraini possono entrare nell’Unione europea senza dover passare per procedure di asilo. Per un anno, rinnovabile”.

“Solo con la fine dei bombardamenti” si potrà uscire da un dramma umanitario di queste dimensioni. “Un ulteriore protrarsi delle ostilità, causerebbe danni incalcolabili sul piano geopolitico e umano” per tutta l’Europa.

“Se la guerra non si ferma”, ha dichiarato Filippo Grandi, la grande accoglienza che si sta vedendo in questi giorni potrebbe finire. “L’Europa non ha mai avuto grande pazienza su questi temi. C’è un’impazienza sociale, e ci sono politici che ne approfittano per seminare ostilità. Se l’esodo dura, non durerà la generosità dei popoli”, ha spiegato.

Chi sono i profughi che arrivano e arriveranno dall’Ucraina

“Sono stato in Romania, e mi ha impressionato positivamente. Ora la Moldavia, poi mi sposterò in Polonia“, ha spiegato Filippo Grandi parlando delle frontiere che sta visitando in questi giorni.

Ai profughi Filippo Grandi ha fatto delle domande, cercando di conoscere le loro storie. “Ho superato l’imbarazzo di osservare i loro drammi nel silenzio. Ho visto con dolore le separazioni alla frontiera di un marito e una moglie che fino a due settimane prima avevano una vita perfettamente normale. Hanno perso tutto”.

“Ho visto disabili, anziani, studenti, impiegati. Una cultura urbana di colpo distrutta, scaraventata sulla strada senza pietà. Molti hanno lasciato l’auto prima di entrare nel nuovo Paese e le autostrade ora sono un enorme cimitero di macchine abbandonate. Queste persone vanno tutte dove hanno agganci, famiglie, amici, in una distribuzione naturale”, ha dichiarato ancora l’alto commissario.

Quelle che stanno lasciando il Paese sono “le famiglie che hanno risorse e conoscenze in Europa. I problemi veri arriveranno in seguito, se altre città saranno bombardate. Vedremo, allora, uscire persone che hanno meno soldi e legami, e dovranno fermarsi nei Paesi di confine rischiando di far salire le tensioni“.

Ucraina, adesso è allerta profughi: Fonte foto: ANSA
Rifugiati ucraini nella stazione dei treni di Berlino, in Germania.

Com’è la situazione in Moldavia e in Polonia: le differenze

In particolare in Moldavia, che oggi è un “Paese fragile, esposto, fuori dalla Unione europea e dalla Nato”. Lì abitano “tre milioni di abitanti” che “hanno visto oltre 100 mila ucraini varcare le loro frontiere. È davvero difficile gestire la situazione per loro, dobbiamo aiutarli molto. E se i russi dovessero sfondare a Odessa, cinquanta chilometri da qui, il porto naturale dei moldavi, allora l’esodo verso la Moldavia diventerebbe drammatico”.

La Polonia, che ospita 1,5 milioni di ucraini, ha visto solo nella giornata del 4 marzo 650 mila civili varcare la frontiera. “Ma non tutti si sono fermati” e in molti “hanno proseguito per la Germania, l’Olanda e il Sud dell’Europa”. La Polonia “regge il colpo” grazie alla già vasta comunità straniera al suo interno e per i forti legami con l’Ucraina.

“Le politiche sull’immigrazione di Polonia e Ungheria sono state dure, ma questa volta il governo polacco ha cambiato diverse leggi e ha aperto le porte. Sono buoni frutti per il futuro” anche per i rifugiati provenienti da altri Paesi. Anche se secondo Filippo Grandi “ci sono stati senz’altro degli episodi” di discriminazione verso gli immigrati neri, come denunciato su diversi media. “Ma le autorità polacche hanno detto che vogliono accogliere tutti”.

Guerra in Ucraina, profughi in fuga: arrivato a Trieste il primo bus con 50 ucraini a bordo Fonte foto: ANSA
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