31enne ferito a colpi di arma da fuoco ad Arghillà, notte di fuoco in Calabria
Un uomo di 31 anni è stato ferito a colpi d'arma da fuoco ad Arghillà, nella periferia di Reggio Calabria. Sulla vicenda indagano i carabinieri
Ferito nella notte con colpi di un fucile caricato a pallini. A quanto accaduto a un 31enne in provincia di Reggio Calabria. L’uomo è stato curato e già dimesso, mentre sulla vicenda indagano le forze dell’ordine.
Colpi di fucile ad Arghillà
È stato ferito nella tarda serata di ieri, domenica 2 luglio, un uomo di 31 anni appartenente a una comunità rom di Reggio Calabria. L’agguato è avvenuto ad Arghillà, quartiere nella periferia nord del capoluogo calabro.
Cosimo Morello, questo il nome della vittima, era uscito per fumare una sigaretta in una zona nei pressi di un campo di calcetto, quando è stato improvvisamente raggiunto da alcuni colpi di arma da fuoco.
Fortunatamente però, il fucile con il quale è stato colpito l’uomo era caricato a pallini. Morello ha difatti riportato diverse ferite, ma non è in pericolo di vita.
I soccorsi e le dimissioni
Dopo essere stato colpito, l’uomo avrebbe raggiunto autonomamente il pronto soccorso del Gom, il Grande ospedale metropolitano “Bianchi-Melacrino-Morelli” di Reggio Calabria, dov’è stato prontamente soccorso.
Il 31enne ha riportato ferite al braccio e al torace, fortunatamente nessuna di queste di grave entità, tanto che dopo le medicazioni è stato subito dimesso.
Sul luogo dell’agguato sono giunti una squadra mobile e i carabinieri, che hanno effettuato tutti i rilievi del caso e che stanno ora indagando per capire quanto accaduto.
Le indagini delle forze dell’ordine
Le ricerche degli investigatori, coordinate dal sostituto procuratore di turno Tommaso Pozzati, sono tutt’ora in corso. Il pm nella serata di ieri si è anche recato nell’ospedale dove veniva medicato Cosimo Morello, che è stato anche interrogato in merito alla vicenda.
Un fatto che potrebbe inserirsi nel quadro più ampio dei fatti che nelle ultime settimane hanno visto protagonista la comunità rom, nella quale negli ultimi tempi sono state registrate diverse frizioni tra membri di vari gruppi, a cui farebbero capo alcune attività illegali nella zona di Arghillà e in tutto il territorio cittadino, come riportato da Ansa.
Vicende che hanno strascichi tangibili anche nel quotidiano, come quello recentemente registrato proprio ad Arghillà, dove nel Rapporto di Autovalutazione dell’Istituto comprensivo “Radice Alighieri” è stato riportato che “la forte presenza di alunni di diversa etnia e rom distribuiti, come da scelte di Istituto, in tutte le classi, rallenta i tempi di raggiungimento dei livelli ottimali di apprendimento generale”.
Una vicenda che ha reso necessario l’intervento di alcune associazioni, che hanno cercato un dialogo con la responsabile scolastica per far sì che tali pregiudizi, che rischiano poi di trasformarsi in casi di emarginazione, vengano perpetrati.