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CRONACA NERA

12enne sequestrata e molestata all’uscita da scuola a Verona, si salva con le grida: fermati i due aggressori

Portati in carcere a Verona due uomini di 37 e 27 anni accusati di aver molestato una 12enne all’uscita da scuola

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Maria Francesca Moro

GIORNALISTA

Giornalista professionista specializzata in cultura e ambiente, si occupa anche di cronaca, attualità e politica. Inizia il suo percorso nel mondo della carta stampata, per poi impugnare la telecamera e raccontare l’attualità su social e tg nazionali.

Tragedia evitata per poco nella periferia di Verona, dove una 12enne è stata braccata da due uomini all’uscita da scuola e trascinata in un parco nelle vicinanze, dove è stata molestata. La giovane è riuscita a sottrarsi alla violenza sessuale urlando in cerca di aiuto. I due aggressori sono stati rintracciati e fermati dalle forze dell’ordine.

Sequestrata all’uscita da scuola, si salva una 12enne

Nel primo pomeriggio di giovedì 7 marzo, in quartiere dell’hinterland di Verona, una 12enne sarebbe stata avvicinata e aggredita da due sconosciuti.

Gli uomini, braccandola all’uscita da scuola, non lontano dall’istituto, avrebbero condotto la bambina in una via appartata nelle vicinanze, accanto a un parco pubblico.

Braccata fuori da scuola a fine lezione

La 12enne ha lottato, provando a sottrarsi alle molestie sessuali tentate dai suoi aggressori, riuscendo infine a fuggire.

Le urla della vittima hanno poi allertato la madre, giunta prontamente sul posto, ma i due uomini, nel frattempo, si erano già dileguati.

Ancora sotto shock, la vittima ha tuttavia trovato la forza di denunciare l’aggressione e, accompagnata dalla madre, si è recata presso la centrale dei Carabinieri.

I due uomini condotti nel carcere di Verona

Sulla base delle descrizioni ottenute durante l’audizione protetta della studentessa, i Carabinieri del nucleo operativo di Verona hanno fermato due uomini poco dopo l’accaduto.

Si tratta di un 27enne e un 37enne di origini indiane, senza fissa dimora, lavoratori nel settore agricolo in provincia di Verona.

I due si dichiarano innocenti e, tramite il loro legale, affermano che si tratti di “un equivoco”.

La pm Valeria Ardito ha tuttavia ritenuto che vi fossero elementi tali per convalidare il fermo di indiziato di reato, e i due uomini sono stati condotti in carcere.

Al vaglio da parte degli investigatori anche le immagini delle telecamere di sicurezza presenti nei pressi del parco pubblico dove sarebbe avvenuto il reato.

Sui due uomini pesano le accuse di violenza sessuale e sequestro di persona, con l’aggravante di aver agito contro un minore.

Si attende adesso il verdetto del gip del Tribunale di Verona Carola Musio, che nei prossimi giorni svolgerà gli interrogatori di garanzia.

Fonte foto: IPA

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