Zona bianca in Sardegna, cosa cambia: Solinas detta le regole

Con il passaggio in zona bianca della Sardegna, prima regione d’Italia a raggiungere i requisiti per la tanto ricercata fascia di rischio più bassa, in molti si chiedono quali attività riapriranno e come. Le regole per la zona bianca, infatti, non sono ancora state applicate in nessun territorio del nostro Paese e si è fatto avanti lo stesso governatore sardo Christian Solinas per spiegare cosa cambierà da domani primo marzo.

Ristoranti, bar, piscine e palestre: cosa cambia con la zona bianca

“Da domani – ha detto Solinas al “Caffè della domenica” su Radio24 – in Sardegna ci sarà una riapertura graduale“. Per il momento cambieranno solo gli orari di apertura di bar e ristoranti, con conseguente ritardo del coprifuoco.

In particolare, l’ordinanza che entrerà in vigore, ha spiegato Solinas, “consentirà a tutti  ristoratori di tenere aperti gli esercizi fino alle 23, i bar fino alle 21 e tarderà l’orario del coprifuoco“.

“Se nel corso della prima settimana di allentamento vedremo indicatori con segno positivo procederemo con la riapertura di palestre, piscine e scuole di danza, fino al ritorno alla tanto agognata nuova normalità”, ha aggiunto il governatore.

Sardegna, tampone per chi arriva: l’annuncio

Il governatore Solinas ha poi ricordato come la Sardegna l’estate scorso abbia “pagato un prezzo pesantissimo, ci è stato riportato il virus sull’isola – ha dichiarato – ecco perché il vero tema adesso saranno i controlli da un lato e il senso civico delle persone dall’altro”.

“Abbiamo adottato un’ordinanza specifica che prevede l’impiego di personale regionale per effettuare test antigenici o tamponi alle persone in arrivo nei prossimi giorni sia nei porti che in aeroporti”, ha annunciato il governatore.

“Le persone e i turisti sono i benvenuti, chiediamo solo nel loro interesse di arrivare con un test già eseguito o qualora non lo avessero, di dedicarci qualche minuto all’arrivo per eseguirlo”, ha concluso.