Covid, la Sardegna in zona bianca, prima in Italia: ecco perché
I dati relativi alla situazione epidemiologica in Sardegna, prima regione in Italia a passare in zona bianca
La Sardegna è la prima regione italiana ad entrare in zona bianca, quella che prevede la riapertura di gran parte delle attività. Lo ha stabilito il ministro della Salute Roberto Speranza con l’ordinanza che ha disegnato i nuovi colori delle regioni a partire dal 1° marzo.
Un fatto che va in controtendenza rispetto al resto del Paese, alle prese in molte zone con una nuova impennata di contagi e l’inasprimento delle misure restrittive: due regioni passano in zona rossa, tre in arancione, oltre a numerose zone rosse (o arancioni rinforzate) locali.
La Sardegna passa in zona bianca grazie agli ottimi dati epidemiologi esaminati dalla cabina di regia del ministero. L’isola ha l’indice Rt medio più basso d’Italia, 0,68, contro la media nazionale di 0,99.
L’incidenza dei casi si è mantenuta al di sotto dei 50 ogni 100.000 abitanti per tre settimane di fila, scendendo a 29 nell’ultimo monitoraggio.
Molto bassa anche la pressione sulle strutture sanitarie: solo l’11% dei posti letto in terapia intensiva è occupato, ben al di sotto della media nazionale (24%) e della soglia di allarme del 30%.
Meno positivo il dato relativo all’andamento della campagna vaccinale, che comunque non incide sulle valutazioni della cabina di regia: in Sardegna è stato somministrato solo il 58,9% delle dosi consegnate, un dato nettamente inferiore alla media nazionale del 71%.
Sardegna in zona bianca, cosa cambia
Dal 1° marzo dunque la Sardegna sarà in zona bianca, la fascia che identifica il minore livello di rischio, introdotta con il decreto del 14 gennaio.
In zona bianca non si applicano le limitazioni previste nelle zone gialle, arancioni e rosse ed entrate in vigore con i vari Dpcm. Viene meno il coprifuoco e cadono le restrizioni orarie per i bar e i ristoranti. Possono riaprire, rispettando i protocolli specifici, anche le attività rimaste chiuse, come cinema e teatri, palestre, piscine e scuole.
Rimane obbligatorio anche in zona bianca utilizzare sempre la mascherina e evitare gli assembramenti. Rimangono in ogni caso chiuse le discoteche.
Nessun liberi tutti da lunedì però: spetterà ora al presidente della Regione Christian Solinas, d’intesa con il ministero della Salute, emanare una ulteriore ordinanza che disciplini con precisione cosa riaprire, come e le relative tempistiche.
Servirà cautela anche a causa di tre focolai attivi in altrettanti comuni della provincia di Sassari, attualmente in zona rossa: Bono, La Maddalena e San Teodoro.