Zelensky scampa a tre attentati in pochi giorni: come è riuscito a salvarsi dai mercenari del gruppo Wagner
Tre attentati sventati in pochi giorni per il presidente ucraino Zelensky: chi l'ha aiutato e chi vuole eliminarlo sotto comando di Putin
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, finito nel mirino dei mercenari del gruppo Wagner che hanno l’obiettivo di ucciderlo per conto del presidente russo Vladimir Putin, sarebbe riuscito a scampare ad almeno tre attentati negli ultimi giorni. A rivelarlo è il Times, che ha spiegato come il premier sia riuscito a salvarsi grazie a delle “soffiate”.
Zelensky scampa a tre attentati in pochi giorni
Secondo quanto riferito dai media internazionali Volodymyr Zelensky, da una settimana messo sotto protezione dai suoi uomini e in continuo movimento in giro per l’Ucraina, è l’obiettivo numero uno del gruppo Wagner che avrebbe organizzato negli ultimi giorni vari attacchi omicidi non andati a buon fine.
Secondo quanto riferito dal Time, ci sono più di 400 componenti del Wagner Group a Kiev, dove si sono infiltrati con una ‘kill list’ di 24 nomi. Tre attentati tutti sventati e con Zelensky al sicuro, tutto grazie all’intercessione di chi è contrario alla guerra.
Attentati a Zelensky, come si è salvato
Il Times, rendendo nota la notizia degli attentati contro Zelensky, ha fatto sapere che il premier ucraino è riuscito a salvarsi grazie a delle “soffiate”. Il gruppo Wagner, che lavora e agisce sotto mandato di Putin, sarebbe infatti stato tradito da alcuni componenti del governo stesso.
Stando alle ultime, infatti, i funzionari ucraini sarebbero stati informati dei piani omicidi da alcuni membri del Servizio di sicurezza russo che sono contrari alla guerra.
Grazie a questa “intercessione” un attentato sarebbe stato sventato sabato alle porte di Kiev, dove i killer ceceni sarebbero stati “eliminati”. Diversi uomini Wagner infatti sono stati uccisi negli ultimi giorni, col gruppo che ha subito perdite importanti.
Gruppo Wagner, chi sono i mercenari killer
I mercenari del gruppo Wagner sono uomini assoldati tra Sudan, Sud Sudan, Libia, Repubblica Centrafricana, Madagascar, Botswana, Burundi, Ciad, Comore, Repubblica Democratica del Congo, Congo, Guinea, Guinea Bissau, Nigeria, Zimbabwe e Mali. Questi uomini, gestiti da uno dei più stretti alleati di Putin, hanno ricevuto una lista di 24 obiettivi, tra cui Zelensky.
Secondo il Times, il gruppo ha da gennaio 2.000-4.000 uomini in Ucraina con diverse missioni, con alcuni che sono stati inviati nelle zone delle repubbliche separatiste del Donbass.