West Nile virus: muore un altro anziano in Veneto, sospetti su due casi: cosa sta succedendo
Un 77enne morto a Schiavonia è risultato positivo al West Nile virus. Sempre in Veneto altri due sotto osservazione, segnalazioni anche in Piemonte
Seconda vittima in Veneto a causa del virus West Nile. Si tratta di un altro anziano residente in Veneto, per l’esattezza in provincia di Padova. Il 77enne è deceduto nell’ospedale di Schiavonia, dove era ricoverato. Affetto da altre patologie, l’anziano era ricoverato con un quadro di encefalite da West Nile.
Sale così a 5, in totale, il numero dei pazienti con encefaliti provocate dal virus che si trasmette con la puntura di una particolare specie di zanzara.
- Prima vittima del West Nile a Ponzano Veneto
- Cos'è il West Nile virus e come si trasmette
- Le contromisure raccomandate in Veneto
- Due casi segnalati anche in Piemonte
Prima vittima del West Nile a Ponzano Veneto
La prima vittima risale al 15 luglio, un 73nne di Ponzano Veneto che anche in questo caso presentava altre comorbidità. Ma il numero di pazienti colpiti dal virus, in special modo in Veneto, è in crescita.
Un altro paziente è ricoverato in terapia intensiva a Piove di Sacco, in provincia di Padova. Un altro paziente, in via di miglioramento, era ricoverato a Schiavonia e un quarto, invece, in provincia di Padova.
Cos’è il West Nile virus e come si trasmette
La febbre del Nilo, o virus West Nile, è diffuso principalmente in Africa e Asia Occidentale ma ultimamente sta circolando anche in Europa e nell’Italia del Nord.
Nella maggior parte dei casi non presenta sintomi o dà sintomi leggeri, ma in una piccola percentuale (1% circa) può dare sintomi gravi come febbre alta, forti mal di testa, debolezza muscolare, disorientamento, tremori, disturbi alla vista, torpore, convulsioni, fino alla paralisi e al coma.
Il virus si trasmette attraverso la puntura di una zanzara infetta e può colpire anche altri mammiferi.
Le contromisure raccomandate in Veneto
Le aziende sanitarie del Veneto, nelle zone più colpite, hanno invitato sindaci e cittadini a prendere una serie di misure. Tra queste non abbandonare oggetti che possano raccogliere acqua piovana, pulire i fossati, utilizzare repellenti e altri prodotti per eliminare le zanzare. Una serie di raccomandazioni necessarie per tentare di ridurre la diffusione delle zanzare, principale vettore di diffusione.
Due casi segnalati anche in Piemonte
Il virus, però, si può trasmettere anche ricevendo donazioni di sangue infetto. In provincia di Padova due donatori di sangue sono risultati positivi al West Nile.
Anche in Piemonte, nelle province di Novara e Vercelli, sono stati riscontrati due casi di positività al virus. A riferirlo è l’Istituto zooprofilattico sperimentale (Izs) di Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta.