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West Nile causa prima morte in Italia nel 2024, 7 nuovi casi nell'ultima settimana: quali sono i sintomi

La West Nile torna a fare paura in Italia dopo la prima morte registrata nel 2024: ecco tutti i sintomi a cui prestare attenzione secondo gli esperti

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Vincenzo Corrado

GIORNALISTA

Giornalista professionista. Negli ultimi 16 anni ha ricoperto i ruoli di redattore, caposervizio e caporedattore per diverse testate locali e nazionali occupandosi di cronaca, cultura e sport. Attualmente direttore di una rivista di racconto sportivo

Sette nuovi casi di virus West Nile sono stati segnalati nell’ultima settimana, portando a 13 il totale dei casi confermati in Italia dall’inizio del 2024. Purtroppo, è stata anche registrata la prima morte dovuta dalla febbre del Nilo.

West Nile, prima morte in Italia nel 2024

Come riporta Adnkronos, dal 18 al 24 luglio 2024, l’Iss ha segnalato sette nuovi casi umani di West Nile virus (Wnv). Di questi, sette si sono manifestati nella forma neuroinvasiva: quattro in Emilia Romagna, uno in Friuli Venezia Giulia, uno in Puglia e uno è stato importato dagli Stati Uniti.

Quattro casi asintomatici sono stati identificati tra i donatori di sangue in Emilia Romagna, e due casi di febbre sono stati importati dall’Oman e dal Marocco.

Il virus West Nile torna a far paura in Italia

Complessivamente, i casi confermati in Italia sono 13, con un decesso. Il primo caso autoctono di infezione da Wnv della stagione è stato segnalato il 26 giugno nella provincia di Modena.

Attualmente, il virus è presente in 17 province di sei regioni: Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Abruzzo e Puglia. Non sono stati segnalati casi di Usutu virus nello stesso periodo.

I consigli del virologo Pregliasco

I dati dell’Iss evidenziano una problematica crescente, considerando la diffusione del virus in sei regioni italiane.

Il virologo Fabrizio Pregliasco, direttore della Scuola di Specializzazione in Igiene e Medicina Preventiva dell’Università Statale di Milano, sottolinea la necessità di una maggiore sorveglianza, soprattutto in vista della fase iniziale dell’epidemia e del crescente pericolo di Dengue.

Pregliasco insiste sull’importanza di informare i cittadini riguardo alla minaccia delle arbovirosi, evitando però allarmismi o sottovalutazioni.

I sintomi a cui prestare attenzione

L’incubazione del virus West Nile varia tra i 2 e i 14 giorni, ma può estendersi a 21 giorni nei soggetti con deficit immunitari.

La maggior parte delle persone infette non presenta sintomi, mentre circa il 20% manifesta febbre, mal di testa, nausea, vomito, linfonodi ingrossati e sfoghi cutanei.

I sintomi gravi si verificano in meno dell’1% dei casi e possono includere febbre alta, forti mal di testa, debolezza muscolare, disorientamento, tremori, disturbi visivi, convulsioni e, nei casi più gravi, encefalite letale.

Fonte foto: iStock

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