Anziana contrae il West Nile e muore a Pordenone, scatta l'allarme per il virus: via alla disinfestazione
La donna anziana è morta in ospedale a Pordenone dopo aver contratto il virus West Nile: cresce l'allarme e la preoccupazione
Una donna di 80 anni è deceduta all’ospedale di Pordenone a causa del virus West Nile: la morte dell’anziana, prima vittima italiana nel 2024, fa scattare ufficialmente l’allarme, con le autorità sanitarie che hanno disposto le misure di contenimento e disinfestazione. La donna, contagiata dal virus trasmesso dalle zanzare, era stata ricoverata il 12 luglio con febbre alta e sintomi neurologici. Dall’inizio della sorveglianza a maggio, in Italia sono stati segnalati sei casi di West Nile, di cui tre neuro-invasivi.
- Allarme virus West Nile: un'anziana di Pordenone la prima vittima
- Il ricovero in ospedale e le complicazioni
- I casi di West Nile in Italia salgono a sei
Allarme virus West Nile: un’anziana di Pordenone la prima vittima
Paola aveva 80 anni e risiedeva a Chions, nella frazione di Villotta, in provincia di Pordenone. Il virus, trasmesso dalle zanzare, è stato rilevato nel suo corpo al momento del suo ricovero in ospedale.
La donna è la prima vittima del virus West Nile in Italia nel 2024, nonché primo caso di contagio autoctono in Friuli Venezia Giulia, non avendo l’80enne viaggiato di recente.
La prima vittima dell’anno di West Nile, una donna anziana, è deceduta all’ospedale di Pordenone
Nonostante gli sforzi medici e le rapide misure di contenimento del Dipartimento di Prevenzione dell’Azienda Sanitaria Friuli Occidentale (Asfo), purtroppo la donna è morta per le complicazioni.
Il ricovero in ospedale e le complicazioni
L’80enne è arrivata in ospedale a Pordenone in condizioni gravi, accusando febbre molto alta e sintomi neurologici.
Dopo la conferma del contagio martedì, sono state immediatamente avviate misure di controllo per prevenire la diffusione del virus, inclusa la disinfestazione nell’area circostante la sua abitazione.
Il Centro nazionale trapianti ha invece adottato mercoledì delle misure di prevenzione e sorveglianza per i cittadini del Friuli Venezia Giulia, seguendo le direttive del Piano nazionale per le arbovirosi.
Tali misure mirano a prevenire la diffusione del virus attraverso il trapianto di organi, tessuti e cellule. Allo stato attuale, non ci sono comunque altri casi di West Nile segnalati.
I casi di West Nile in Italia salgono a sei
Dall’11 al 17 luglio sono stati rilevati tre nuovi casi di virus West Nile in Italia, portando il totale a sei casi dall’inizio della sorveglianza a maggio.
Di questi sei pazienti, tre hanno sviluppato la forma neuro–invasiva (due in Emilia-Romagna e uno a Pordenone), due sono stati donatori di sangue asintomatici (Emilia-Romagna) e uno era legato a un caso di febbre importato dall’Oman.
Secondo il bollettino dell’Istituto Superiore di Sanità, il virus West Nile è ora presente in 14 province distribuite in cinque regioni.