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Walter Ricciardi e il ritorno del Covid: la previsione sul picco estivo e sulle nuove varianti in autunno

Walter Ricciardi ha fatto il punto sul ritorno del Covid, facendo una previsione su picco estivo di casi di coronavirus e nuove varianti in autunno

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Stefano D'Alessio

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista. Laureato in Comunicazione, per anni si è occupato di sport e spettacolo. Scrive anche di attualità, cronaca e politica. Ha collaborato con importanti testate e programmi radio e tv, a livello nazionale e locale.

In Italia, e non solo, si è tornati in questi giorni a parlare con più frequenza e preoccupazione di Covid e varianti. Walter Ricciardi, docente di Igiene all’università Cattolica di Roma, è intervenuto pubblicamente per commentare l’allarme lanciato dai medici di famiglia della Fimmg, che hanno sottolineato che nel Lazio si è registrato un picco estivo di casi di coronavirus.

Le parole di Walter Ricciardi sul ritorno del Covid

Ad Adnkronos Salute, Walter Ricciardi ha spiegato che dai dati Covid “è chiaro che siamo di fronte a una piccola ondata estiva, a cui, tra l’altro, ormai Sars-CoV-2 ci ha abituato. Soprattutto, quello che dovremmo aver capito è che queste sono propedeutiche a ondate molto più preoccupanti in autunno, quando ritorneranno le malattie respiratorie, virali e batteriche. Bisogna che questo Paese capisca che solo una strategia coordinata dalle autorità sanitarie, sia a livello nazionale che a livello regionale, può servire per scongiurare pericoli di allargamento del contagio. Iniziative sporadiche di singole categorie lasciano il tempo che trovano”

Il docente di Igiene alla Cattolica di Roma ha aggiunto: “In questo momento il problema, per quanto riguarda gli aspetti assistenziali, è limitato. Le persone fragili, immunocompromesse, vanno protette perché rischiano moltissimo. Chiaro che, se non lo fa l’autorità sanitaria, in maniera coordinata, non lo fa nessuno”.

Walter Ricciardi, docente di Igiene all’Università Cattolica di Roma.

L’allarme lanciato dalla Fimmg

Le parole di Walter Ricciardi sono arrivate dopo che la Federazione nazionale medici di medicina generale (Fimmg) ha deciso di lanciare un allarme alla luce dei “dati della rete della Fimmg Roma nella regione Lazio, dove i numeri del Covid stanno risalendo in modo importante, con rischi reali per le persone anziane e debilitate“.

Nel Lazio, hanno fatto sapere dalla Fimmg, si registrano “da 1 a 3 casi per medico al giorno, con una diffusione non monitorata dai numeri nazionali, poiché è stato notevolmente ridotto il sistema di rilevamento dei tamponi”. Quindi, i dati ministeriali sarebbero “fortemente sottostimati“.

La Fimmg – si legge in una nota – “ha già inviato un alert ai medici di famiglia con le misure da intraprendere, non ultima quella di attivare, negli studi ove siano state allentate, le misure di protezione come mascherine e distanziamenti, fornendo le regole di approccio e le informazioni sui comportamenti da tenere per evitare contagi alle persone deboli”.

Le parole di Maria Corongiu

Maria Corongiu, infettivologa e presidente della Fimmg Roma, ha dichiarato: “La patologia influenzale ha lasciato la via a un ritorno importante della malattia Covid, che ha circolato per tutto l’inverno e poi in background nei mesi successivi. Attendiamo di conoscere quale variante stia circolando in Italia, dopo che la variante KP.3 negli Usa ha già preso il sopravvento“.

“Il problema maggiore – ha precisato Maria Corongiu – è che sono state smantellate tutte le misure di prevenzione e di controllo, il monitoraggio dei tamponi è stato interrotto e, quindi, il rischio di contagio per le persone anziani e fragili è elevatissimo”.

Fonte foto: ANSA

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