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POLITICA ESTERA

Vladimir Putin era a conoscenza della rivolta Wagner guidata da Prigozhin: la rivelazione sugli 007 russi

Vladimir Putin sapeva, ma era paralizzato per agire. La rivolta Wagner è andata tanto vicina dal realizzarsi per la paralisi del leader russo

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Giorgia Bonamoneta

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista, si concentra sulla politica e la geopolitica, scrive anche di economia e ambiente. Laureata in Editoria e Scrittura presso La Sapienza di Roma, ha iniziato a scrivere per una testata impegnata sui diritti civili, prima di lavorare in diverse testate di attualità.

Vladimir Putin era stato informato dai servizi di sicurezza della rivolta del gruppo Wagner. La conferma di quanto già era stato sospettato nei giorni subito dopo la ribellione è arrivata dall’intelligence americana. La notizia è giunta al presidente russo in tempo per prendere le misure di sicurezza per la capitale, ma non per impedire che accadesse. Inoltre Putin sarebbe apparso come “paralizzato” al momento delle dichiarazioni di Prigozhin.

Putin paralizzato dalla rivolta

Vladimir Putin sapeva, ma era paralizzato e incapace di agire con decisione al momento della rivolta del grippo Wagner. Questa è la teoria resa nota da The Washington Post che, ricevute informazioni dall’intelligence Usa, ha ricostruito le ore prima della ribellione.

Quando Yevgeniy Prigozhin, il capo del gruppo mercenario Wagner, ha lanciato il suo tentativo di ammutinamento la mattina del 24 giugno, Putin era tanto paralizzato da non prendere nessuna decisione per la maggior parte della giornata. Eppure era stato avvertito giorni prima.

 Yevgeniy Prigozhin, il capo del gruppo mercenario Wagner

Putin sapeva

Secondo quanto riportato dall’intelligence Usa Vladimir Putin era a conosceva della rivolta Wagner guidata da Prigozhin. Il presidente russo era stato avvertito con anticipo (almeno 2 o 3 giorni prima) delle intenzioni del leader del gruppo Wagner. Per questo la risposta di Mosca è stata rapida, ma non quella del resto del Paese.

“Putin ha avuto il tempo di prendere la decisione di liquidare la ribellione e arrestare gli organizzatori”, ha detto uno dei funzionari della sicurezza europea (rimasto anonimo). Altri nel corso del mese hanno confermato tale versione, ma secondo il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov le valutazioni erano sciocchezze basate su parole di persone non informate.

Le dichiarazioni della CIA

La scorsa settimana era intervenuto il rapporto della CIA a confermare la disorganizzazione e l’allarme dei funzionati alla notizia della rivolta Wagner. La mancanza di ordini dal comando principale del Cremlino ha infatti lasciato i funzionari locali a decidere da soli come agire.

Il risultato è stato quello visto: senza ordini chiari, i capi militari e della sicurezza locali hanno preso la decisione di non cercare di fermare le truppe Wagner.

Fonte foto: ANSA

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