Violenza sessuale in ascensore a Ravenna su un'anziana di quasi 90 anni, condannato il 20enne vicino di casa
Condannato per violenza sessuale su un'anziana di 90 anni il vicino di casa 20enne a Ravenna
Condannato. Un 20enne è stato riconosciuto colpevole di violenza sessuale sulla vicina di casa di quasi 90 anni a Ravenna: l’avrebbe aggredita in ascensore tentando di spogliarla. Dovrà scontare due anni e due mesi di reclusione.
La violenza sessuale a Ravenna
Una vicenda che risaliva alla metà di agosto del 2022 è giunta alla conclusione. Una anziana donna di quasi 90 anni, recatasi nella caserma dei carabinieri locale per denunciare la scomparsa del suo bancomat, aveva poi confessato di avere subito una violenza sessuale.
Secondo la ricostruzione della donna, i fatti si erano svolti tra le 15 e le 15:30 di un giorno non individuato con precisione, quando un vicino di casa della donna, un operaio di meno di 20 anni, l’aveva assalita.
La vicenda è andata a processo e si è conclusa, dopo quasi due anni di indagine e procedimento di primo grado a carico dell’imputato, con una condanna nella giornata di venerdì 31 maggio 2024.
Le minacce e al dinamica
Secondo la ricostruzione portata a processo dal pubblico ministero, l’attacco del ragazzo all’anziana vicina di casa sarebbe durato poco più di 36 secondi, dato che l’ascensore del palazzo era privo di sistema di blocco.
Il giovane sarebbe entrato nell’ascensore intimando all’anziana di fare silenzio, per poi cominciare a spogliarla. Alla riapertura delle porte il ragazzo sarebbe quindi fuggito, mentre la donna avrebbe incontrato poco dopo un’altra vicina di casa.
Vedendo l’anziana in lacrime, la donna aveva tentato di consolarla ma la vittima non aveva confessato nulla dell’accaduto sul momento. L’anziana si era poi aperta con altri vicini e conoscenti, che l’avrebbero poi convinta a denunciare.
La condanna del vicino di casa 20enne
Dopo la denuncia dell’anziana in giovane operaio 20enne è andato a processo. L’accusa aveva chiesto 4 anni di carcere per violenza sessuale, ma il giudice ha ritenuto di derubricare il reato a un fatto di lieve entità.
Il risultato è stato una condanna che alla luce delle attenuanti del caso ammonta a 2 anni 2 mesi e 20 giorni di reclusione. Alla anziana vittima della violenza sessuale è stato riconosciuto anche un risarcimento di 10mila euro.
La difesa del ragazzo aveva chiesto la totale assoluzione, ritenendo la versione della vittima non attendibile, ma questa linea non ha retto all’esame del giudice.