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Vignetta "denigratoria e offensiva" con Giorgia Meloni bombarola, Makkox nella bufera: l'attacco di Gasparri

Giorgia Meloni disegnata con una molotov in mano da Makkox scatena le polemiche da parte del centrodestra e interviene sul caso Maurizio Gasparri

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Mirko Ledda

EDITOR E FACT CHECKER

Scrive sul web da 15 anni, muovendo i primi passi come ghost writer e facendo attività di debunking delle notizie false. Si occupa principalmente di pop economy, con particolare attenzione ai temi legati alla tecnologia e al mondo digitale, all'industria alimentare e alla sanità.

Fa discutere la vignetta che Makkox, firmandosi come Maksy, ha disegnato per Il Foglio e che ritrae Giorgia Meloni intenta a lanciare una molotov mentre dichiara una frase che è stata ripetuta da lei stessa e da altri esponenti della maggioranza in questi giorni.

Vignetta di Makkox su Giorgia Meloni: che significato ha il disegno

Nel quadro firmato da Makkox, al secolo Marco Dambrosio, vengono pronunciate dalla presidente del Consiglio le seguenti parole: “Teniamo bassi i toni, *****!”.

Il riferimento è alle parole spese dalla premier per invitare tutti i partiti alla descalation sul caso Cospito e nella discussione che riguarda il 41-bis.

La lettera aperta di Giorgia Meloni per la descalation: cosa ha detto

Giorgia Meloni ha scritto anche una lettera aperta al Corriere della Sera in cui ha spiegato la propria posizione riguardo lo scandalo che ha investito i suoi deputati Andrea Delmastro e Giovanni Donzelli, invitati alle dimissioni da parte del centrosinistra.

Nella missiva indirizzata al direttore Luciano Fontana, la numero uno di Palazzo Chigi non ha tuttavia risparmiato critiche alla stampa italiana e ai parlamentari dell’opposizione.

Il vignettista Makkox.

Facendo riferimenti anche alle visite in carcere da parte degli esponenti del Partito Democratico all’anarchico Alfredo Cospito, e ai rapporti di quest’ultimo con la mafia.

Gasparri contro la vignetta su Giorgia Meloni: “Denigratoria e offensiva”

La vignetta di Makkox non è piaciuta al centrodestra, e in particolare al vicepresidente del Senato Maurizio Gasparri, che ha espresso la sua nel corso della trasmissione L’aria che tira condotta da Myrta Merlino su La7.

“Non è un granché”, ha commentato il politico. “È denigratoria e offensiva, Makkox se la poteva risparmiare. Sarebbe da querela questa vignetta. È un attacco sconsiderato, vergognoso direi”.

“La satira è la satira, ma quella è una molotov. Se fossi Giorgia Meloni lo querelerei“, ha dichiarato ancora Maurizio Gasparri in riferimento alla figura “Meloni dinamitarda“, come l’ha definita Myrta Merlino.

Perché Makkox si è firmato Maksy: la citazione all’artista Bansky

Il soggetto e la composizione del disegno sono tuttavia una citazione a una delle opere più famose dello street artist Banksy, ovvero il Lanciatore di Fiori. È per questo che Makkox si è firmato Maksy.

Nel graffito originale un manifestante vestito di nero lancia un mazzo di fiori come se fosse una bomba. In questo caso invece, la premier Giorgia Meloni, nella medesima posa, è ritratta intenta a lanciare un messaggio di pace con in mano una bottiglia esplosiva.

Fonte foto: ANSA

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